Abitanti 100 mila: vita nuova a Novara

Abitanti 100 mila: vita nuova a Novara Un traguardo che avrà ripercussioni in molti settori Abitanti 100 mila: vita nuova a Novara I consiglieri comunali saliranno da 40 a 50 - Per alcuni tipi di contratti sindacali l'aumento della popolazione porterà scatti di avanzamento - Progresso di infrastrutture che dovrebbero fare della «cittadina» un punto di appoggio tra i due poli industriali di Milano e Torino - Diciotto zone di cui due soltanto deficitarie demograficamente II maggior incremento a San Martino, il rione di maggior espansione edilizia - E' urgente varare il piano regolatore (Nostro servizio particolare) Novara, 30 aprile. Fochi novaresi sanno che all'inizio del 1971 la città di Novara aveva raggiunto e superato i centomila abitanti e che negli ultimi dieci anni aveva cosi compiuto uno sbalzo di ben 12 mila 228 unità. Questa notizia diventa di grande interesse non solo per la rappresentanza politica al Comune che dovrà aumentare i suoi 40 consiglieri a 50 ma, anche e soprattutto, se riferita a certi contratti di lavoro che subiscono scatti d'avanzamento — e di stipendio — con l'aumentare della popolazione della loro località. Aver raggiunto e superato i centomila abitanti dovrebbe significare l'inizio di un nuovo corso per tutta la città, un espandersi in tutte le direzioni per dare forma e realtà non soltanto al progresso numerico ma anche al progresso delle strutture e infrastrutture che dovranno veramente fare di Novara una «grande città», un punto d'appoggio tra i due «poli» industriali di Torino e Milano. Novara, infatti, è sempre stata considerata una cittadina «tranquilla» anche se posta in una zona di grossi interessi industriali e commerciali. E' un grosso snodo doganale non soltanto per il Sempione ma anche per gli altri valichi di frontiera; è stata all'avanguardia nel settore chimico con l'Istituto «Donegani» ed in provincia è ancora al primo posto con le metallerie del Cusio. Dalla città capoluogo dovrebbe prendere l'avvio un'azione tesa a dare più spazio ed importanza a Novara ma, di riflesso, a tutta la provincia. Novara è stata divisa in diciotto zone e solo due, secondo una statistica degli ultimi dieci anni, hanno subito un regresso, mentre le altre sedici hanno tutte aumentato le presenze. Le due «deficitarie» sono la frazione di Isamo che da 187 abitanti è scesa a 152 (qui ba concorso l'esodo dalle campagne) e la frazione di Casalgiate che da 276 è scesa a 274 con la perdita di due unità, dopo aver toccato i 304 abitanti nel 1966. Quando Novara all'inizio del 1971 ha raggiunto i 100.460 abitanti il sindaco dott. Canna, per festeggiare l'avvenimento ha consegnato una medaglia d'oro al bambino nato che aveva fatto scattare la cifra. L'ascesa è stata graduale in quanto dagli 88.242 abitanti del 1961 si è sempre registrato medialmente un aumento che si aggira sul migliaio per anno. Quali sono le zone che hanno avuto il maggior incremento? Per rendere evidente — e statistico — questo dato elenchiamo tutte le diciotto zone con il doppio riferimento: centro città da 13.839 nel 1961 a 14.874; S. Agabio da 9789 a 11.251; S. Andrea da 11.947 a 13.858; S. Martino da 15.966 a 19.007; Bicocca da 15.275 a 16.333: Cittadella da 10.520 a 12.304; Veveri da 1693 a 2191; Torrion Quartara da 1352 a 1666; Agognate da 183 a 255; Casalgiate da 276 a 274; Gionzana da 176 a 197; Isamo da 187 a 152; Vignale da 1472 a 1788; Lumellogno da 1473 a 1586; Olengo da 681 a 721; Pagliate da 219 a 247; Pemate da 3204 a 3730. Per quanto riguarda l'incremento possiamo stabilire ufficialmente che quello naturale (vivi e morti) ha raggiunto il 30 per cento sul totale e che il rimanente 70 per cento è dovuto alla differenza emigrazione immigrazione, oscillante sempre nei decorsi dieci anni su cifre fra i 600 ed i 1073 del 1967, punta più alta registrata. Da questo appare evidente che la zona con più incremento è stata quella di S. Martino che ha superato le tremila unità. Infatti la città si è estesa in quella direzione dove sono sorti grossi agglomerati urbani ed ancora oggi è in via di espansione con le costruzioni in atto nell'ex zona Fa user. Il centro città ha subito una maggiorazione di poco maggiore ai mille abitanti e questo è spiegabilissimo per le condizioni in cui si trovano le abitazioni del centro, per oltre il 70 per cento vecchie ed m gran parte veri tuguri. Qui c'è il problema del piano regolatore ancora in discussione che vieta, almeno per ora, ai proprietari di mettere mano al piccone. Del resto ormai Novara si è divisa in città vecchia, quella centrale, e nuove zone sorte al di fuori della cerchia dei bastioni oltre che nella zona di S. Martino anche in quellla della Cittadella e nello spazio compreso tra i viali Buonarroti e Roma. ], I. iiC La «citta nuova»: nel none San Martino grossi complessi edilizi si allineano gli uni accanto agli altri (Foto Giovctti) | iiHiiniuiiiuinniiii:itiisii<uiiiiii)iiiiii]iii)Miiiii!h!iiHiniui!:[iiiiiuiiuinniiHMni uhi n i ! n u 11 u ■ m i u ! i : h ■ n 11111 m i n 1111 n u i n : i m i k n 11 ; 11 n i m ti 11 m n i n 11 uti li 11m hi 11M u u ■ 111 n in 11 ■ ■ n u ui ■ r

Persone citate: Agabio, Buonarroti, Fochi, S. Martino, Torrion Quartara, Vignale