Sposerà presto nel carcere di Verbania il fidanzato condannato ventidue anni fa

Sposerà presto nel carcere di Verbania il fidanzato condannato ventidue anni fa Sposerà presto nel carcere di Verbania il fidanzato condannato ventidue anni fa «Era un bravo ragazzo. Fu irretito da gente più anziana di lui» dice la donna che si batte per ottenere la grazia a Eligio Trincheri, uno dei componenti della « Volante Rossa » - I due si sono rivisti l'altro ieri in casa delia madre quando l'uomo è uscito dalla prigione per dare l'ultimo saluto al fratello morto (Dal nostro corrispondente) Verbania. 28 aprile. (a. e.) Da dodici anni una donna di Verbania si adopera per ottenere la grazia per l'uomo che ama condannato a 30 armi per omicidio. E' Emestina Bernasconi, la fidanzata eli Eligio Trincheri, l'ex partigiano che è in carcere dal 1.949 per aver fatto parte della «Volante rossa», la banda che tra il '47 e il '48 seminò il terrore nel Milanese compiendo una serie di «spedizioni punitive» contro fascisti o ritenuti tali culminate con l'uccisione dell'ex generale della guardia nazionale repubblicana Ferruccio Gatti, di Felice Ghisalberti e del dott. Leonardo Masazza. La Bernasconi, che conosce il Trincheri sin dall'infanzia, ha oggi 43 anni. Vive con la madre a Pallanza, in via Gu-glieimazzi e lavora aUa Rho- diatoce. I due si sarebbero dovuti sposare 1*8 prossimo in carcere. nn77o ennn , Trincheri imparò a scrivere dai suoi comandanti partigia | ni, Peppo Chiovini, FilippoFrassati, Artemio Calza varamaggio ma le siete rinviate di un mese perché il fratellomaggiore del promesso sposo, Carlo, è deceduto. Il lutto che Io ha colpito ha fatto sì che il Trincheri uscisse dalla prigione e, scortato dai carabinieri, si recasse ieri a casa della vecchia madre, in corsoMameli a Intra. Con i famibari ad aspettarlo era anchela fidanzata: un incontro bre-rissimo che ha rinnovato per la donna la pena. «Era un bravo ragazzo —ricorda piangendo — anchese non aveva potuto studiare perché le sua famiglia era po-vera. Quando fuggì per sot-trarsi alla chiamata della repubblica dì Salò e andò inmontagna nel gennaio del 1944 era analfabeta». La Bernasconi spiega che il(Arca). Ferito in combattimento sui monti di Intra e in valle Cannobina durante il rastrellamento nazifascista che culminò con la caduta della Repubblica dell'Ossolafu ricoverato in un ospedale a Locamo, poi a InsidenGuari, ma ancora oggi ha una pallottola di mitra nella schiena, che gli è causa di periodiche sofferenze. Tornato ! clandestinamente in \ partecipò ai successivi scontri sino alla Liberazione. Italia, | Dopo la Liberazione andò a Milano. «Fu irretito da gente più anziana di lui — dice la fidanzata — non voglio giustificare quello che ha fatto nella "Volante Rossa", ma è \ certo che un risvolto politico ' esisteva chiaro, anche se è tassurdo uccidere. In questi : anni ha perso il padre, ieri l'altro il fratello maggiore ! Carlo: la madre ha superato i 79 anni (ha due j. atelli Gae: tano operaio a Verbania. Cesare occupato in Svizzera/. ! i Luì non disperra. studia, leg- i ge. lavora. Vuole rifarsi un'esistenza e io sono pronta ad aiutarlo, ad essergli vicina così come non l'ho mai abbandonato in questi anni». i riillrdss

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