Un prelievo di sangue conquistato a spintoni

Un prelievo di sangue conquistato a spintoni Le disavventure del mutuato n. 170525 Un prelievo di sangue conquistato a spintoni Con una bimba di 5 anni un assistito ha trascorso 3 ore e mezzo di attesa all'Inani e al laboratorio ricerche dell'ospedale per sentirsi rinviare al giorno dopo - Ha scritto al ministro: qualcuno gli risponderà? (Dal nostro corrispondente) Novara, 27 aprile. A un assistito della Mutua può accadere ogni sorta di di- rn - eaeutiu** un'attesa (con una bimba) di tre ore e mezzo in una folla di pazienti per un prelievo di E' capitato a Pietro Martini, 31 anni, impiegato della ditta Amut di Novara, padre di una bimba di 5 anni, Caterina, e di un maschietto di 2, Simone, e abitante in via Gioberti 7, e titolare del libretto Iham n. 170525. Più che altro per sfogare la sua amarezza, il Martini ha pensato di descrivere il- suo piccolo dram ma (comune ad altri assistiti den'lnam) in una lettera che ha fatto pervenire «raccomandata» ài ministro della Sanità, al prefetto e al nostro giornale. Ecco alcuni passi: «n 19 aprile scorso dovendo sottoporre mia figlia di 5 anni a un prelievo di sangue, mi recai alle ore 8 con la bambina, prima nella sede Inam dove a due soli sportelli iniziai una prima «coda» di circa 35 mimiti, in mezzo a una cingi iantina di persone per arrivare al mio turno e ottenere un visto e l'informazione che il prelievo sarebbe stato eseguito all'Ospedale Maggiore, previa autorizzazione di un altro medico che si trovava in una saletta attigua. Altra coda di mezz'ora in piedi. Il medico seduto, senza neppure guardarmi, pose un timbro o una firma sulla pratica che gli presentai. «Al Laboratorio di ricerche dell'Ospedale entrammo in un ambiente di circa 200 mq affollato da almeno un'ottantina di persone, donne gravide, vecchi e bambini che mi i ravano a conquistarsi dalle , o o , m i e a o 5 , a i i a e e e e due addette un'altra scartoffia e un numero che desse il diritto al prelievo.. Protestavano tutti: alcuni temevano di pèrdere un freno, arai di non riuscire a Care in tempo il pranzo, alcuni bambini volevano far pipi, oppure reclamavano la pappa. «Per accompagnare mia figlia mi ero assentato dal lavoro, poiché quel giorno mia moglie era impegnata a curare l'altro figlio ammalato di morbillo. Dopo un'ora decisi di fare come gli altri e "spintonare". Quando però, anche la mia bambina, grondante di sudore e letteralmente soffocata implorò un po' d'aria, persi la pazienta e reclamai il nome del dirigente dì quella? horatorio. «La risposta delle due ragazze addette al servizio fu che non sapevano dove rintracciarlo. Arrivato finalmente allo sportello, mi sentii rispondere che non tutti gli esami prescritti potevano essere eseguiti perché il laboratorio visto di un certo tipo dì "reagente",- il quale sarebbe arrivato in data imprecisabile. L'altra risposta fu che l'esito degli esami fattibili sarebbe stato possibile ritirrrlo al medesimo sportello il giorno dopo dalle ore 15 alle ore 16. Dopo aver eseguito due pre¬ lievi uscimmo alle ore 11 e 30. Avevo perso 5000 lire di lavoro. «Il giorno successivo, da solo e puntuale, alle 14 e 55 ero nuovamente "schiacciato" da una trentina di persone in attesa come me, che le addette alle distribuzioni arrivassero. Cominciarono la distribuzione alle 15 e 45 ed io arrivai al fatidico sportello alle ore 16 e 15 per sentirmi dire, dopo 10 minuti di affannosa ricerca dei moduli con i risultati di mia figlia, che uno dei risultati non c'era e che non sapevano in quale giórno sarebbe pronto: "Forse domani, forse dopodomani". «Avevo, senza aver concluso, perso altre 2500 lire. Sui tavoli il disordine era tale da far pensare con tutta legittimità, cbe se quello era il sistema, anche le fialette di sangue avrebbero potuto essere scambiate se non addirittura perse, considerando anche che in quell'atrio d'attesa esiste uno scaffale con boccettine di sangue aventi targhette con nomi. Qualsiasi bambino o qualsiasi irresponsabile in quella bolgia le potrebbe prendere, senza che nessuno se ne accorga». p. b. l3llnutaCnfec Pietro Martini con la figlia Caterina (Foto Giovetti)

Persone citate: Foto Giovetti, Inam, Martini, Pietro Martini

Luoghi citati: Novara