La Città dei tre Commissari

La Città dei tre Commissari Novara (100.000 abitanti) non sa amministrarsi? La Città dei tre Commissari Sono tutti funzionari del ministero dell'Intèrno - Il dott. Maratta, a! Comune, sta realizzando due opere di notevole importanza: le tangenziali e il cavalcavia di Sant'Agabio • Con il dott. Di Lorenzo all'Ospedale Maggiore è entrato in funzione il Centro di rianimazione e si attende il «Centro dialisi» - Innovazioni all'istituto «De Paga ve» affidato al dott. Corsaro (Dal nostro corrispondente) Novara, 26 aprile. Novara con i suoi centomila abitanti è la città dei commissari prefettizi. Ne ha tre: il dott. Ignazio Maretta, al Comune; il dott. Antonio Di Lorenzo, all'Ospedale Maggiore; il dott. Santo Corsaro, all'Istituto «De Pagavo». Novara non sa dunque amministrarsi? I più rispondono negativamente a questo interrogativo e spiegano che si è giunti a questa situazione per un complesso di circostanze. All'Ospedale Maggiore, per esempio, vi era tm'amministrazione regolarmente eletta: è stata sciolta dal prefetto in quanto con la nuova legge ospedaliera, i membri del consiglio d'amministrazione dovevano essere rinnovati. Per il «De Pagave» (tm ricovero per anziani), sempre in base alla nuova legge ospedaliera, è stato necessario creare tm Ente autonomo, dato che sino allo scorso anno dipendeva direttamente dall'Ospeda- In Ifnfrrn »-» w. TI Mrn'nna n/\m «1 - •** * mio \rt/ui ' missariale doveva però durare sei mesi o poco più; il tempo necessario, cioè, perché la Provincia e il Comune nominassero i loro rappresentanti in seno alla nuova amministrazione. Tre mesi or sono, però, alla vigilia delle nomine (che erano inserite come argomento di discussione dell'ordine del giorno) c'è stata la crisi del comune di Novara e quindi la nomina del dott. Mariotta a commissario. Quando si potrà uscire da questa situazione? Gli ottimisti dicono entro la fine dell'anno. Il loro ragionamento è questo: in autunno ri saranno le elezioni amministrative e dopo le inevitabili trattative che si protrarranno per qualche tempo, sarà costituita la Giunta, con sindaco e assessori. Nonostante gli argomenti urgenti e indilazionabili di cui i «padri coscritti» dovranno subito occuparsi, le nomine per i due enti a gestione coaanissariale, avranno, in uri '..-fjrto senso, la precedenza. Questo, naturalmente, se tutto procederà nei migliori dei modi e senza intoppi. Molto dipenderà dai risulta- ti delle prossime elezioni e, soprattutto, dall'atteggiamento che assumerà il psi che, appunto, ha provocato la crisi. E' opinione generale che il responso delle urne non sposterà di molto le posizioni e quindi lo schieramento politico novarese. La amministrazione sciolta nel febbraio scorso era cosi composta: 13 de, 4 psdi, 6 psi, 1 pri, 1 psiup, 11 pei, 3 pli, 1 msi il che aveva permesso di costituire una Giunta di Centro Sinistra a tre, dato ch«j il consigliere repubblicano non era entrato a farvi parte, forte di una maggioranza di 23 seggi. Era l'unica amministrazione possibile, tanto è vero che il giorno in cui i socialisti ne sono usciti si è aperta la crisi che ha portato alla nomina del commissario prefettizio. E' la legge dei numeri, implacabile,' a parlare: a Novara, a meno di capovolgimenti clamorosi, la sola soluzione possibile ~ rimane quella del Centro Sinistra organico. Se il psi non vorrà ritentare il governo civico insieme con i socialdemocratici (perché questa è la ragione ufficiale della crisi del febbraio scorso) non sarà facile — se non addirittura impossibile — dare a Novara un'amu.inist razione comunale democratica. Ma-parliamo dei tre commissari. Sono tutti funzionari del ministero dell'Interno: vice prefetti i dottori Maratta e Di Lorenzo; capo di gabinetto presso la prelettura di Novara, il dott. Corsaro. Sono persone schive di ogni forma di pubbli¬ cità, restie a parlare del loro lavoro. I loro compiti sono limitati alla cosiddetta «normale amministrazione;) ma non si può negare che abbiano dato alle gestioni precedenti una certa continuità. Citiamo, così a caso, qualche cosa di importante. Per quanto concerne il dott. Maratta, a parte l'ave re riportato un po' d'ordine, sta realizzando una serie di opere pubbliche a suo tempo deliberate. Tra l'altro le tanto attese tangenziali e il nuovo cavalcavia di Sant'Agabio. Notevoli, gli interventi all'Ospedale Maggiore dove, sistemati alcuni reparti, è stato ristrutturato quasi fosse una vera e propria a- stanteria, il pronto soccorso. E' appena entrato in funzione il «centro di rianimazione» e si attende ora il «centro dialisi». Anche al «De Pagave», il dott. Corsaro ha portato innovazioni a conforto degli anziani degenti. Nei giorni scorsi qualcuno aveva parlato di un «giallo» al comune di Novara: a distanza di tre mesi il Consiglio comunale non era stato ancora ufficialmente sciolto e pertanto la nomina del commissario era da considerarsi «precaria». Si è saputo proprio oggi che i due decreti del Presidente della Re pubblica, scioglimento e nomina, sono in corso di pubblicazione. Corrono piuttosto altre voci: il ritardo del decreto potrebbe causare un rinvio, dall'autunno alla primavera prossima, delle eie zioni amministrative per il comune di NovaraPiero Barbe + doli. Ignazio Maratta II dott. Santo Corsaro e il dott. Antonio Di Lorenzo Ù

Luoghi citati: Città, Novara