Se cerchi la principessa scoprirai che il mondo sta per finire

Se cerchi la principessa scoprirai che il mondo sta per finire Il romanzo di Siciliano Se cerchi la principessa scoprirai che il mondo sta per finire CONFESSO di amare molto, in un tempo di grande rozzezza quale è il nostro, i libri pieni di intelligenza e di grazia, che. per il mezzo eminentemente letterario dell'allegoria, esplorano il senso stesso della rita: anzi, sono essi stessi ricerca inquieta e. a tratta, disperata di questo significato, e la vicenda è il progresso, appunto, di tale indagine, fino allo strazio (che è anche gioiai della rivelazione conclusiva. Con La principessa e l'antiquario Enzo Siciliano ha scritto proprio un raro romanzo di questo genere. Il pretesto è antico: le carte trovate in un archivio, in un pacco neppure catalogato, e trascritte o tradotte, perche sono, in parte, in tedesco, essendo lettere, minute e appunti di un Hugo, capitato a Roma sullo scorcio del Settecento per incarico del principe elettore del suo paese, che gli ha affidato una misteriosa indagine riguardante la propria figlia, andata sposa a un principe romano e della quale non ha più o sembra non avere più notizie. L'aggirarsi di Hugo per Roma, le impressioni del paesaggio e della gente, gli incontri, le amicizie, i rapporti, non sono per nulla l'esemplificazione della.tante volte ripetuta vicenda del giovane del Nord irretito dalle suggestioni e dai dolci inganni di Roma. Le conversazioni con monsignor Passionei, gli amori con l'attrice Carugati e con la misteriosa Angela, gli studi di antiquaria e gli esercizi di disegno, le frequentazioni di bische e luoghi popolari, costituiscono le tappe di un romanzo di esperienza il cui senso è sempre un poco al di là dei fatti. Dietro tutto ciò che fa Hugo, c'è il rapporto omosessuale con il lontano principe elettore. Per Hugo ogni amore femminile è. insieme, una protesta per essere stato inviato lontano e una ribellione, allo stesso modo che l'esplorazione della città rappresenta la lenta ricerca di modi e forme di vita che lo maturino e lo rendano diverso da quello che era arrivando. L'itinerario di Hugo è di conoscenza, aspira alla totalità; e comprende, di conseguenza, anche la violenza, il rischio, l'avventura, la malattia, la morte. Non importa a Hugo tanto il reale ritrovamento della principessa Marianne. ma la propria maturazione, che coincide con la comprensione di tutti gli aspetti della vita con cui ricerca il contatto. C'è. sullo sfondo, ancora lontana, anche la rivoluzione francese: quell'iato nella storia che ha il senso di un preludio alla fine del mondo (o. almeno, del mondo di arte, grazia, discrezione, amore, che anche Hugo condivide, pur se è tentato dalle idee rivoluzionarie).. Hugo ritrova alla fine la principessa, morta e imbalsamata in una teca di cristallo. Ma non è qui la conclusione del libro. Prima Hugo conosce la prigionia in una stanza ' fetida e piena di topi, il tradimento della Carugati e di Angela, la malattia, la morte della Carugati: cioè, fino in fondo percorre la strada dell'esperienza e della maturazione della vita. Ma la conclusione è disperata. La principessa è morta per la droga, drogati sono Angela, don Marcello (il cognato di Marianne). forse di droga è morta la stessa Carugati. Di fronte al male della vita che Hugo ha scoperto e all'angoscia della storia di cui non sa interpretare i segni, di fronte ai suoi problemi e alle sue incertezze, via via più marcati e penosi, anche il giovane sceglie di perdersi nel sogno e nell'illusione della droga, che cancella la morte e i terrori e le angosce. L'esperienza della vita è stata ùii fallimento, nel senso che Hugo non ha trovato nulla e nessuno che sostituisse il suo passato di studente nordico e gli desse equilibrio e capacità di vivere. Il romanzo rivela allora la sua tragica allegoria: la storia e la vita sono mute, e anche il poeta (ed è un trasparente accenno a Pasolini) è stato ucciso. Non rimane, di conseguenza, che il disperato tentativo di arrestare vita e storia e di imbalsamarlo sotto la teca di cristallo di una disperata, lucida, funebre letteratura. Giorgio Bàrberi Squarotti Enzo Siciliano. La principessa e 8000 lire. antiquario. Rizzoli. 213 pagine. Da un'incisione di Giovanni Ballista Piranesi (1778)

Luoghi citati: Marianne, Roma