Nel romanzo poliziesco c'è un dandy: si chiama Hammett

Nel romanzo poliziesco c'è un dandy: si chiama Hammett Revival in tv per un detective Nel romanzo poliziesco c'è un dandy: si chiama Hammett I romanzi e I racconti di Dashiell Hammett, mitico inventore del nuovo romanzo poliziesco americano, conoscono, insieme a quelli di Raymond Chandler, un periodo di fortunato revival. Proprio in queste settimane la televisione trasmette uno sceneggiato tratto da «Il bacio della violenza» e Interpretato da James Coburn. Contemporaneamente la Mondadori ha pubblicato di Hammett: «Continental Op», sette avventure dell'agente senza nome (Biblioteca del giallo, lire 4500) e «Hammett», un romanzo di Joe Gores In cui lo scrittore americano rivive In prima persona, le sue avventure (Maschem Nera, lire 2000). E' annunciato anche, per i primi mesi dell'81, dopo tre anni di lavorazione, il film di Wlm Wenders, «Hammett», liberamente ispirato al libro di Gores. Oltre a tracciare un profilo di Hammett scrittore abbiamo chiesto a due appassionati del genere hard bolled, Oreste Del Buono e Giovanni Arpino, un parere sul «maestro Hammett» e il suo «allievo» Chandler. CHE pena i luoghi comuni, che peccato. Questa «Hard Boiled School.. la scuola dei coriacei, nessuno ce la risparmia quando si parla di Dashiell Hammett e dei suoi romanzi. Sarebbe andata cosi: che c'erano i «pulp magazines». che c'era «Black Mask», che il capitano-editore Shaw esigeva una pistola ogni pagina • e tre morti ■ a capitolo. Che c'era poi Dashiell' Hammett vagabondo fin da ragazzo, tisico, che aveva fatto tanti mestieri e anche il «Pinkerton» per otto anni, che alla Jack London campò di piente e whisky a «Frisco» per diventare scrittore, che i suoi eroi non erano però cercatori d'oro o marmai ma dei «private eye», coriacei (negli Anni Venti del «ragtime» e della droga) che non avevano nome o si chiamavano — come salariati cowboys — col nome della ditta: «Continental Operator», ad esempio come dire «Nevada Kid». Che cosi nacque, duro e reale, il Poliziesco Americano. - A questo punto, dov'è mai lui. Hammett? Non serve, e bastano Humphrey Bogart, Alan Ladd e adesso James Coburn col cappellaccio in Tv, o addirittura i romanzetti furbi (nostalgie per «fans» di mezza età alla Pupi Avati-Hugo Pratt) fabbricati come arredamenti alla moda, da Joe Gores. Dashiell Hammett nel baraccone, alla fiera. I pochi che tacciono in spregio alla volgarità, come lui sempre, li lottizzano anche da morti. Dashiell Hammett, dicono foto e testimoni, era «alto, sottile, elegante, con piccoli baffi curati». Recitò sempre, senza compiacimento né indulgenza, la parte silenziosa, a schiena diritta, del decaduto-fiero «gentiluomo del Sud». Correttezza^ distacco, fedeltà, noncuranza pratica, riservata cortesia. Forse gli somiglia il Nick del suo «Uomo ombra», cinico-mondano, pigro-intelligente,.nella New York 1934. Ma forse lui è piuttosto il Ned Beaumorit (1931) de «La chiave di vetro». Strano libro: ogni capitolo comincia, apparentemente sciatto, con un «Ned disse, entrò, fece. dormiva», eccetera; è un lunghissimo cannocchiale cinematografico, un racconto direttamente filmato. Ned, che pure è raccontato in terza persona, si spiega e consuma esistendo: lo vediamo continuamente ma il profilo è tutto di riflesso; da quei ritratti attorno che Hammett riusciva sempre a fare in tre. dimensioni e in tre righe, dal ritmo tagliente, dagli episodi a specchiò uno nell'altro. Scatole cinesi-colpi di scena, feuilleton telegrafico. Qualità e stile cosi spogli, cosi «freddi e sani», da sembrare invisibili. Giusto come la vera eleganza, l'eleganza di un vero gentiluomo. Come un «dandy» ottocentesco Hammett raccontava le turpi palestre di pugilato; aveva esperienza-di bassifondi come il «cattivo» amico di David Copperfield. come il conte di Montecristó; come il gabbiere-testimone di Melville. Quel suo insistere sul restare «freddo e sano» fa sospettare un lacerante controllo sul contrario? Scontava tutto, da dentro, nelle discese all'inferno delle ubriacature solitarie. Come il suo coetaneo William Faulkner. anche lui, sempre, «gentiluomo del Sud». A New York, nel '31. i due diventarono amici e cadevano spavaldamente assieme sotto le tavole ai ricevimenti mondano - intellettuali Faulkner gli confessava di aver scritto «Santuario» per far quattrini e Hammett diceva di no, che era invece un buon racconto, e tutti e due disprezzavano «gli scrittori» e dicevano di preferire i racconti «duri» di un certo Thomas Beer («mi influenzò un sacco», disse poi Faulkner). Erano entrambi gli scrittori più soli, volontari e raffinati della generazione; non solo «uno stile» ma «una lezione di stile»; ultimi bianchi in una America ribollita stavolta da Grande Guerra e Depressione. Ultimi romanzieri a romanzo morto, e lucidi, come quell'altro straordinario gentiluomo meridionale decaduto e ubriacone ch'era stato Edgar Allan Poe. Baltimora era anche la città di Hammett e i suoi avi francesi e scozzesi «avevano combattuto in tutte le guerre, senza mai vincere». La qualità di Hammett non si può vederla: bisogna leggerla. E anche allora è nascosta nella struttura, nella stoica operazione di scarnificare da dentro, di arrivare all'osso. Trame esisterlzial-popolari, anche trucibalde, feuilleton zeppi di sangue e botole. Ma tutto ripercorso ai raggi X. E la disperazione è asciutta, capace di umorismo. Proprio come i capolavori, narrativi e di stile, delle fredde e sane «comiche» cinematografi. che di quegli anni e di quella America: il perverso «Fatty» Arbuckle, il frenetico sparare e correre dei «Keystone cops» di Sennett, l'amaro quotidiano di Charlot, le pazze stragi degli westerns, le femmine folli di Stroheim. Tutte «lezioni di stile» di operatori fin troppo raffinati. Questo è Hammett, davvero. Scrisse per appena dieci anni, e solo quanto aveva saputo di poter fare, e quando stava morendo protesse ancora il proprio stile: «No», disse di quanto gli stava succedendo, «il mio unico scampo è non-parlarne». Cosi non 'fu la morte di un coriaceo, ma quella di un gentiluomo. Fu il 10 gennaio 1961. *-■ Claudio Savonuzzi iMBSMÌg*¥l':-l :ì.:m

Luoghi citati: America, Baltimora, Nevada, New York