Preferisco la ricerca di Renato Barilli

Preferisco la ricerca RENATO BARILLI Preferisco la ricerca TRA i romanzi che circolano nell'estate, in corsa per i vari premi e col debito appoggio pubblicitario dell'industria culturale, uno solo mi sembra riuscire a salvare l'anima, cioè a mostrare il necessario grado di rigore e di qualità di scrittura. E' «La linea dell'arciduca», di Elio Bartolini (Rusconi) che osa addirittura avvalersi di certe tecniche del primo «nouveau roman». combinandole molto bene . con un tono di fondo crepuscolare e malinconico destinato a vincere le apparenti mutazioni storiche di un arco cronologico di quasi due secoli (anche le ricostruzioni d'epoca sono condotte con molta abilità e competenza). Scartati tutti gli altri prodotti che in genere rivelano il costante equivoco, nel nostro paese, tra la letteratura di consumo e quella di ricerca, senza una chiara suddivisione di compiti, gioco un. pò di gettoni appunto su qualche prodotto di ricerca, anche se non del tutto entusiasmante: sulla Primavera incendiata di Giuseppe Conte (Feltrinelli), perchè se non altro vi si tenta una curiosa possibilità di ricominciare da zero con un neoromanticismo; su «Abitare il vento» di Sebastiano Vassalli (Ei; naudi), per riconoscere una dignitosa testardaggine sperimentale e una capacità continua di trasformazione; ma soprattutto su «Casa di iacea» di Vincienzo Bonazza (Dedalo) e la sua letteratura al registratore, quasi trascrizione di lunghi vaniloqui in dialetto o in gergo ferocemente privato. Si dirà che il Ubro di Bonazza non è leggibile, ma Infatti, potrebbe dar luogo a un altro uso: quello di dedamarlo; magari in pubblico, trattandolo insomma come una specie di spartito da eseguire. f- Inf ine, per arrivare a completare la cinquina, propongo un gesto che potrebbe essere istituzionalizzato anche dai premi ufficiali: additare di tanto in tanto un recupero, trattare cioè come novità una riedizione. Ecco allora il clamoroso Parigi di Lorenzo Viani (Mondadori), l'aggressivo e selvaggio diario di vita • del nostro maggior espressionista, in pittura senz'altro, ma forse anche in letteratura. Renato Barilli

Persone citate: Bonazza, Elio Bartolini, Giuseppe Conte, Lorenzo Viani, Rusconi, Sebastiano Vassalli

Luoghi citati: Parigi