Newton o Shakespeare? Meglio tutti e due
Newton o Shakespeare? Meglio tutti e due // dibattito sulle «culture separate», vent'anni dopo il pamphlet di Snow Newton o Shakespeare? Meglio tutti e due CHARLES Percy Snow, scienziato e romanziere, morto a Londra il 2 luglio scorso all'età di 74 anni, è ricordato per alcuni saggi e romanzi, ma soprattutto per un pamphlet «Le due culture» ricavato da una conferenza tenuta a Cambridge nel 1959. In Italia il libro è stato pubblicato da Feltrinelli nel 1964 con prefazione di Ludovico Geymonat e, come in Gran Bretagna e altrove, ha subito acceso polemiche. Snow in quelle pagine con uno stile pacato e ricco di boutades denunciava la «grande frattura» tra cultura umanistica e cultura scientifica, diventate due mondi che non comunicano più. Spiegava: «Questa situazione ci porta a interpretare il passato in maniera errata, à non capire il presente, ed a precluderci ogni speranza per il futuro». E rincarava la dose indicando pericoli concreti per l'umanità: «Gli scienziati possono dare cattivi consigli, e co¬ loro cui spetta prendere decisioni non possono sapere se sono buoni o cattivi». Da allora sulle «culture separate» si è molto dissertato: c'è chi ha accusato gli scienziati di percorrere una loro strada indifferenti a tutto il resto, chi ha incolpato i letterati di essere chiusi in tradizioni del passato. Si è discusso anche sulla superiorità dell'una o dell'altra cultura. Ma è cambiato qualcosa? I due «mondi» si sono avvicinati? Abbiamo chiesto un intervento a Giulio Giorello, docente di filosofia della scienza e a Giorgio Prodi, cancerologo, autore di saggi di biologia e di una raccolta di racconti dal titolo «Il neutrone borghese».(Bompiani). Pubblichiamo a pagina 4 i pareri di alcuni filosofi e scrittori riuniti nel volume di Armando Vitelli, «La cultura dimezzata» (Giordano Editore), che apparve nel 1964 sull'onda delle polemiche intorno al libro di Snow.
Luoghi citati: Cambridge, Gran Bretagna, Italia, Londra
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