Che conclave, signora contessa

Che conclave, signora contessa Che conclave, signora contessa PADRE Dismore aveva sempre lo stesso timore quando quel pomeriggio lasciò la sua abitazione di via Quattro Fontane: continuava a voltarsi indietro per assicurarsi di non essere seguito: Anche se erano solo le tre e la calura di ferragosto imperversava, Cosa Cerchi era già appostata in piazza Barberini. Forse era stata toccata dalla Grazia mentre stava accanto alle sorelle Orlandini al funerale di Papa Paolo, perché si accontentò di far marameo a Padre Dismore che passava con la sua tunica svolazzante. «Là signora contessa è in casa?» chiese nervosamente Padre Dismore dopo aver suonato il campanello. «E così Giuseppe è ritornato a chiedere alla signora Putifarre di restituirgli i suoi indumenti?». A questo penseremo dopo, signora contessa se non le dispiace. La vera ragione della mia visita è sapere il suo nome. Temo che mi sia sfuggito quando il Canonico PortobeIloJones ci ha presentati quella sera». «n fatto è che il Canonico non ci ha presentati. Ho visto che lei mi faceva gh occhi dolct e mi dispiaceva che fosse tutto solo. Mi sono avvicinata e le ho chiesto se per favore mi andava a prendere una cassata al buffet. Il suo nome, l'ho saputo dopo dal Canonico». «Non mi ricordo che le cose siano andate esattamene cosL signora contessa». «E' così che le ricordo io, Don Dismore, ed è questo che conta. Ma non mi spiego perché " solo adesso lei dovrebbe essere ansioso di conoscere il mio nome. Di solito gli uomini non cercano di scoprire l'identità delie donne che hanno compromesso con la loro assiduità». «Veramente non mi sembrava...». «A lei no, ma a me sì. E ora prima che io le restituisca i suoi indumenti, risponda per favore a questa domanda: Perché vuole sapere il mio nome?». «Per le indagini che lei mi ha chiesto di fare presso la Sacra Rota». Anche se indirettamente Sua Santità rappresentava la Sacra Rota quando faceva indagini a Venezia sul conto della contessa, Padre Dismore pensava che il Papa non voleva certo far sapere all'interessata che si occupava personalmente dèi suo caso. «E perché me lo chiede solo ora?». «Perché non ci ho pensato prima». «E perché non ci ha pensato prima? Le ho forse fatto perdere la testa? Ma perché mai la Sacra Rota vuol sapere il mio nome? Io le avevo solo chiesto di sottoporre il mio caso in termini generici, di accertare se una donna sposatasi a Venezia, e ora residente a Roma, deve iniziare la causa di annullamento a Roma o a Venezia». «Ciò nonostante, signora contessa la Sacra Rota è molto pignola sui particolari». «Se è cosL non voglio più aver niente a che fare con la Sacra Rota». Padre Dismore incominciava a chiedersi se Sua Santità non avesse annusato qualcosa. Aveva detto che la faccia della contessa gli era familiare, n Papa era stato Patriarca di Venezia e forse non era solo l'odore dei canali ad aleggiare ancora nelle sue narici. «La signora contessa faccia pure come crede». «Questo è poco ma sicuro. E per prima cosa la signora contessa andrà a cambiarsi d'abito». Prima di uscire dalla stanza la contessa girò una manopola, e Padre Dismore rimase in compagnia di un giornale radio. «Un buon aperitivo, l'altro piacere!». Prima di entrare in Conclave ogni Cardinale aveva dovuto giurare sul libro dei Vangeli di seguire la costituzione apostolica, difendere i diritti della Santa Sede, rifiutare i veti secolari, e non infrangere il segreto degh scrutini, né durante il Conclave né dopo l'elezione del nuovo Pontefice. «Un buon aperitivo, l'altro piacere ! ». ' «E cosa crede che sia il primo piacere?». Mentre la contessa si appoggiava al braccio di una poltrona, la sottana del vestito a fiori che aveva rapidamente indossato si sollevò, tanto da lasciare intravedere il candore della biancheria intima. «Un buon aperitivo, l'altro piacere! Al primo ballottaggio Siri ha ottenuto 25 voti. Luciani 23, Pignedoli 18, Baggio 9, Kònig 8, Bertoli 6. Pironio 4, Felici 2, Lorscheider 2. Ventiquattro "non piazzati" hanno ottenuto un voto ciascuno. Un buon aperitivo, l'altro piacerei». «Dev'essere stato emozionante fin dal principio questo Conclave, non crede signora contessa?». «Non penserà di cavarsela così. Don Dismore. Sto ancora aspettando una risposta alla mia domanda». «E io sto aspettando uria riposta alla mia». «Quale?». «Che lei mi dica il suo nome». «Se lo vuol sapere solo per la Sacra Rota, non glielo dico». «Lo chiederò alla sua cameriera quando esco». «Non glielo dirà: per il solo fatto che lei dovrà chiederle il "nome, capirà che io non voglio che lei lo sappia. Va bene, glielo dirò io, sempre che lei non scappi prima. E non servirà neanche chiederlo alla portiera: ha precise istruzioni di non rivelarlo a nessuno». «Un buon aperitivo, l'altro piacere! Al secondo scrutinio, quello di lunedi mattina. Luciani ha ottenuto 56 voti, Pignedoli 15. Lorscheider 12, Baggio 10, Felici 8, Cordeiro 4, e sei "non piazzati" hanno ottenuto un voto ciascuno. Un buon aperitivo, l'altro piacere!». «Continuiamo a non dirci qual è il primo piacere, vero Don Dismore?». «Per essere eletto, Luciani doveva ottenere settantacinque voti. Un terzo di centoundici fa trentasetté. due terzi fa s$ttantaquattro, e due terzi più uno fa settantacinque. E' stato Pio vtt se ricordo bene, a insistere sul più uno, per evitare che qualcuno potesse essere eletto con il proprio voto». «Per carità! Ma come può essere così stupido? Si direbbe che lo faccia apposta». «Un buon aperitivo, l'altro piacere! Al terzo scrutinio, quello di lunedi pomeriggio, Luciani ha ottenuto più di 90 voti, seguito da Pignedoli con 17. Un buon aperitivo, l'altro piacere!». «Pan per focaccia, Don Dismore. A cosa le serve sapere il mio nome?». «Non serve a me, signora contessa serve a «et- La Sacra Rota non può certo deliberare

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