LINGUISTICA

LINGUISTICA LINGUISTICA Quel vocabolario del Manzoni NOVO VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA Ristampa anastatica dell'edizione 1870-1879 Le Lettere, Firenze 4 voli, per complessive pp. 33-LXVIII-539, s.i.p. (carla marello) Nella sua Relazione intorno all'unità della lingua e ai mezzi per diffonderla (1868), Alessandro Manzoni gettava le basi di questo vocabolario, che doveva giungere a compimento trent'anni dopo, nel 1897. La lunghezza della gestazione fu una delle cause della scarsa risonanza e fortuna del Novo Vocabolario, o Giorgini-Broglio, come lo si indica più spesso, dal nome dei suoi principali promotori e redattori, G.B. Giorgini, genero di Manzoni ed E. Broglio, politico lombardo. Broglio, divenuto ministro della Pubblica Istruzione, istituì con decreto una «Giunta incaricata di compilare il Dizionario della lingua dell'uso fiorentino», assumendone la presidenza. Seguì le sorti del vocabolario fino alla morte, quando, ritiratosi anche' Giorgini, l'impresa passò nelle mani di Aurelio Gotti. Una volta terminato, il Novo Vocabolario rimase poco conosciuto e non ebbe grande diffusione, perché opere come il Rigutini-Fanfani (1875), o il Petrocchi (1887-1891), compilate più speditamente ma con minor rigore, poterono contare su editori intraprendenti e occuparono sul mercato il po¬ sto che sarebbe spettato al Giorgini-Broglio. - Come spiega Ghinassi nella bella presentazione, il dizionario ideato dal Manzoni è stato ingiustamente confinato in una sémiclandestinità che non merita, poiché è pur sempre il modello ispiratore del vocabolario italiano descrittivo odierno, fondato , non sugli esempi dei buoni autori, ma sull'uso e sul li" vello comune della lingua. L'importanza dell'opera e la difficoltà di reperirla hanno suggerito la ristampa anastatica. I ^quattro volumi riprodotti comprendono, oltre al vocabolario vero e proprio, saggi introduttivi di. G.B. Giorgini, E. Broglio, A. Gòtti che rivestono notevole interesse per chi si occupa della questione della lingua.

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