CLASSICI

CLASSICI CLASSICI Un canzoniere del Seicento Ferdinando Donno OPERE a cura di Gino Rizzo Milella, Lecce 558 pagine, 20.000 lire (ettore bonora) Forse anche qualche specialista del Seicento al nome di Ferdinando Donno si sarebbe impuntato come don Abbondio quando s'imbattè in quello di Cameade, nel leggere il panegirico di San Carlo Borromeo. Ora sul letterato di Manduria (1591-1649), vissuto abbastanza a lungo a Venezia e, dopo un breve soggiorno a Roma, tornato nella sua città per coprirvi la carica d'arciprete, sappiamo probabilmente tutto quello che è possibile sapere per merito di Gino Rizzo, e quel che più conta, possiamo leggere le opere in edizione accuratissima e attentamente annotata: La Musa Lirica, un canzoniere che raccoglie oltre le liriche vere e proprie (divise in Affetti platonici,Encomi amorosi, Amori marinareschi) poemetti, idilli, poesie varie d'occasione e due prose descrittive; L'amorosa Clarice; L'allegro giorno. Nel suo canzoniere il Donno poco si discosta dai modi della poesia marinista, e i titoli stessi delle sue poesie basterebbero a indicare l'adesione alla poetica allora dominante (La bella cucitrice, La bella mora, La bella ebrea, All'orologio, L'echino...)', ma delle due tendenze indicate dal Croce come proprie della poesia secentesca — l'ingegnosità e il sensualismo — direi che in lui prevàie la prima. - Il romanzo L'amorosa Clarice, per molti aspetti vicino alla Fiammetta del Boccaccio, si caratterizza tra i romanzi del secolo non solo per essere uno dei primi in ordine di tempo (fu scritto probabilmente nel. 1620 e venne dato alle stampe nel 1625), ma sopra tutto per presentarsi come un racconto fondato sull'analisi dei sentimenti: e questo pregio non valse alla sua fortuna tra lettori che nei romanzi cercavano essenzialmente le complicazioni dell'intreccio. n poema in dieci canti L'allegro giorno (1627) prende spunto dalle nozze col mare celebrate nel giorno dell'Ascensa, ma vuol essere celebrazione della Serenissima, sì da entrare di diritto nella pubblicistica filoveneziana del Seicento.

Persone citate: Borromeo, Ferdinando Donno, Gino Rizzo, Gino Rizzo Milella

Luoghi citati: Lecce, Manduria, Roma, San Carlo, Venezia