FUMETTI
FUMETTI FUMETTI Rileggere i classici Vincenzo Sorrentino GORDON PYM Laura Scarpa MOLL FLANDERS Ottaviano, Milano, 79 pagine, 4500 lire il volume (alessandro rosa) Quale reazione avrebbero avuto Twain, Defoe, London, nel rileggersi a fumetti? Pensiamo positiva, visti gli ottimi esempi che ci offre la collana «Grandi fumetti» di Ottaviano, in cui vengono ripresentate le opere più significative della letteratura inglese e anglo-americana. Le «riletture» di Scarpa e Sorrentino seguono i volumi di Lorenzo Mattotti Le avventure di Huckleberry Finn, di Matteo Guarnaccia Taipi, di Gaspare Cassaro II segno rosso del coraggio. Laura Scarpa ha sentito particolarmente il personaggio di Moli Flanders. partecipando alla sua odissea di donna nella società inglese della seconda metà del '600. La personalità della disegnatrice aggiunge ancor più carattere alla protagonista, alle sue avventure fra i disederati di Fleet Street o fra la nobiltà commerciale, fra le mura di eleganti case ò fra quelle delle carceri di Newgate dove incontra il suo biografo Daniel Defoe. Più avventura classica, con viaggi pieni di difficoltà, incontri con terre e popoli sconosciuti, misteri scientifici, è il romanzo apparentemente incompiuto di Edgar Allan Poe. L'atmosfera fantastica, di realtà indefinite,contenute nel viaggio di due giovani sulla nave ammutinata, è ben resa dalla grafica in bianco e nero utilizzata da Vincenzo Sorrentino. Due buoni adattamenti, non semplici riduzioni. I romanzi sono stati reinterpretati con sensibilità da due giovani disegnatori, dimostrando le reali possibilità che offre il linguaggio nuovo del fumetto. Floc'h • Rivière L'APPUNTAMENTO A SEVENOAKS L'isola trovata, Bologna 48 pagine, 5500 lire . (a. r.) Rivivere le vicende narrate in un proprio libro è certamente per lo scrittore un'esperienza unwa e sconvolgente. Se poi la storia è un giallo, i colpi di scena sono assicurati. Questo è l'idea realizzata dai due autori francesi di fumetti con questo volume, uscito nella bella collana «Maschere e Pugnali» della giovane casa editrice bolognese. Il racconto ha inizio a Londra nella primavera del 1949. George Croft, giornalista-scrittore «versato nella letteratura misteriosa», scopre in libreria che il suo 'volume Nightmares è già stato scritto ventitré anni prima da un certo Basii Sedbuk. Occorre indagare su di un fatto così straordinario, è in gioco una reputazione. Con l'aiuto dell'enciclopedico archivista del Literary Chronicle, Croft riesce a sapere che il suo «predecessore» è stato un drammaturgo specializzato nel macabro e nel fantastico che, tra il 1900 e il 1925, era conosciuto come «Il maestro della paura», «Il principe del terrore». Le indagini proseguono e il mistero si infittisce, giungendo al tragico gran finale dopo molti colpi di scena. Una storia granguignolesca affascinante, condotta con gusto e misura dalla sapiente regìa di Francois Rivière, studioso di letteratura poliziesca e popolare. Altrettanto curato è il disegno del giovanissimo Floc'h, che rende bene l'atmosfera del racconto e la caratterizzazione dei personaggi. Ottima la vesto editoriale. Paola Valeri-Tomaszuk MENAECHMI, GEMINI SYRACUSANI: ADAPTATIO COMOEDIAE PLAUTINAE Bottega d'Erasmo, Torino, CXXX pagine, s.i.p. (g. t) Un bell'esempio di uso didattico cui il fumetto può prestarsi è offerto da questi Menaechmi plautini adattati in un latino discretamente accessibile da Paola Valeri-Tomaszuk e stampato in veste opportunamente dimessa dalla Bottega d'Erasmo. Raccontata in vignette di pronta presa, la commedia dei gemelli siracusani si snoda attraverso tutta una girandola di equivoci clamorosi. La commedia, come si sa, è molto brillante. Derivata in parte a Plauto da Menandro, è servita da modello a molte altre commèdie posteriori, da La Calandria del cardinal Bibbiena a I simulimi di Gian Giorgio Trissino alla Commedia degli equivoci di Shakespeare. Una moglie petulante e gelosa, una cortigiana appetibile e un mantello rubato costituiscono gli ingredienti fondamentali di una fabula piena di verve e disseminata di risvolti maliziosi a cuinon manca naturalmente il lieto fine e la soluzione di ogni enigma (la classica cognizione). I due Menaechmi, dopo i molti equivoci, si incontrano, in un crescendo di interrogazioni incalzanti si riconoscono come fratelli, si abbracciano improvvisando un girotondo gaudioso ed esclamano all'unisono: «Afi germane gemine frater, quem tandem conspicor!», che è un latino abbastanza rassicurante. L'adattamento può costituire motivo di divertimento per chiunque, ma si rivolge in modo particolare al mondo della scuola. Dovranno essere soprattutto gli insegnanti a cavarne utili suggerimenti e motivi di stimolo per una didattica più viva. Illustrazione da «Gordon Pym » di Sorrentino
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