POESIA

POESIA POESIA A colpi di versi nello stomaco Wanda Marasco L'ATTRITO AGLI SPECCHI Basto gi, Livorno, L. 3000 (maria luisa spaziani) 77 «colpo nello stomaco» della sorpresa — elemento indispensabile della poesia secondo Coctedu —, l'aggressione della metafora o del secondo termine di paragone capaci di evitare tutti i riferimenti prevedibili o déjà vus, sono le immediate caratteristiche riscontrabili nell 'Attrito agli specchi della ventisettenne Wanda Marasco, una voce di insolita forsà nel panorama della giovane poesia. Discorso di alta drammaticità, volutamente non amabile, talvolta sconcertante, dove il rifiuto, l'ironia e il grottesco tengono costantemente in scacco una sottesa nostalgia di Unità, calma e perfezione, vecchi miti di cut ci ricordiamo ex-contrario. Per questa giovane napoletana volta anche alla saggistica e alla regia, qui giunta alla sua seconda prova impegnativa dopo Gli strumenti scordati del 17, non sono definitivamente più nostri la musica come armonia, l'isocronismo, il sorrìso, la fede o l'amore a tutto tondo. Abbiamo «i Vesuvi marci del cuore», «le grucce vuote / le idee disoccupate». La poesia si fa concitata narrazione con aperture implicite o esplicite al dialogo, e sovente si allarga a movimenti di scena mentre il verso si allunga e si accorcia, retrattile come una sensitiva accanto al fuoco. Una togliente, disincantato intelligenza allinea i suoi emblemi negativi, i suoi aggettivi polemici: cancro, mestrui, dentiera, sbiadito, floscio, sfiatato. Gli alberi sono ammazzati, il bacile sforacchiato, il corpo forato, le attorìe raggelate, la follia deserta. Questa poesia profondamento antiborghese, quest'energia in marcia può riservarci più di una sorpresa, sia che inverta il suo segno (come un veleno che rafforzi una medicina), sia che sia destinato ad essergli fedele. Raffaele Nigro - Daniele Giancane (a cura di) POETI DELLA PUGLIA Forum/Quinta Generazione, Forlì, pagine 108, L. 3.500 (antonio motto) L'area della poesia pugliese ha espresso momenti di intensa partecipazione alle vicende del Novecento poetico. Si pensi alla stagione ermetica di Fallacara o alla «salentinità» panica e solare di Comi; e più vicino a noi all'impegno civile di Bodini o all'irrequieto viaggio esistenziale di Car rieri. Questi i nomi (e non tutti) di spicco che si lasciano alle spalle i poeti della giovane generazione. Ma esiste una quinta generazione di poeti pugliesi? E' difficile darne una risposta e tracciarne una linea di demarcazione ben precisa, pur essendo emergente in molti il bisogno di esprimere autonomamente la propria creatività e di fare poesia diversamente. Tant'è che la gran parte dei poeti censiti nell'antologia della Forum è espressione di un'attività gruppettara riunita attorno ai quaderni del «G.I.C.», una delle tante esperienze collettive esplose dopo il '68, nella cui matrice ideologica e culturale ci si riconosce. «I poeti figli del sessantotto tendono alla coesione e non credono nella bbntà dei meccanismi di gestione del potere culturale e si difendono attraverso l'operatività e l'intervento concreto sul territorio, decisi a gestire e rifondare la cultura qui al Mezzogiorno d'Italia» si chiarisce nella prefazione. Una poesia, dunque, più politicizzata, non nel senso di un. neo-impegno populistico, ma di una maggiore coscienza politica (Angiuli, Giancane, Nigro) e aperta al discorso interdisciplinare delle scienze (Augieri) o attenta a inseguire la passione per il «significante» (Antini, Rotunno).

Luoghi citati: Forlì, Italia, Livorno, Puglia