Così avanza la tecnica tra progressi e guasti

Così avanza la tecnica tra progressi e guasti Così avanza la tecnica tra progressi e guasti A. Capocaccia e A. Mondini STORIA DELLA TECNICA Voi. 4° Dedicato all'epoca contemporanea Utet Torino; pagine 781 figure nel testo 405 tavole fuori testo 65,40.000 lire DUE anni addietro, demmo notizia su Tuttolibri del terzo volume di quest'opera, dedicata alla crescita della Tecnica, a partire dalla preistoria fino ai tempi nostri. H quarto e ultimo volume, testé uscito, tratta appunto del presente feracissimo secolo, testimone di una esplosione inventiva senza precedenti. Al direttore dell'opera, la sopravvenuta morte ha tolto il giusto premio di vederla terminata. Fu, Agostino Capocaccia, ingegnere, insegnante di meccanica alla facoltà di Ingegneria di Genova, musicista, scrittore, uomo di più culture, insomma. Alberto Mondini ne scrive, al principio del volume, un commosso «Ricordo». Alla memoria di lui è doveroso affiancare quella di un coautore della presente Storia, anch'egli premorto al compimento di essa: Umberto Forti, diligente storico della scienza e fine scrittore, a cui si deve il secondo volume, che copre il periodo dall'anno Mille alla fine del Rinascimento. Nella prefazione all'ultimo volume, il Capocaccia indica alcuni tratti dello sviluppo della Tecnica in questo nostro secolo: la stretta alleanza con la scienza, il crepuscolo dell'inventore singolo, a cui spno succeduti gruppi di ricercatori, dotati di mezzi e attrezzature imponenti; la quantità eccessiva, frastornante, delle novità. Il termine «secolo» non va inteso alla lettera. Nello scrivere dell'architettura e della scienza delle costruzioni, arricchitasi oggi della magica versatilità del cemento armato, il Mondini prende le mosse ben addietro, dalla cupola di San Pietro. Le fortune presenti dèi motore a scoppio hanno radici nel secolo scorso; la conquista dell'aria, trionfante nel nostro tempo, è f una vecchia idea, cui attesero molti precursori. All'Ottocento spettano i cominciamenti delle turbine a vapore e idrauliche, della trazione elettrica (il primo tram elettrico in Italia congiunse Firenze a Fiesole, nel 1890); della telegrafia senza fili, fin dell'elettronica. Per il rimanente, furono le due guerre mondiali ad accelerare di molto i successivi . sviluppi, con nuovissime armi, con gli aerei a getto, col radar, con i missili di guerra poi adattati alla esplorazione dello spazio. Propri, a tutto rigore, del nostro secolo sono la crescita dell'energia nucleare per più aspetti paventata; la carriera dei calcolatori dèttronici, presentatisi come-$trumenti ausiliari, poi impostisi come inevitabili e non surrogabili. Oltre la televisione, la missilistica, le sostanze di sintesi, trovano una trattazione attenta i progressi della medicina (cui corrisponde un allungamento della vita media umana in ogni parte del mondo); fenomeno che ha provocato, come parziale rimedio e correttivo, la ricerca di nuovi modi per il controllo delle nascite. Tutta la materia, esposta con cordialità e chiarezza, è riccamente illustrata. L'avanzata della tecnica, prepotente ed eccessiva, non manca di destare preoccupazioni per l'abitabilità stessa della Terra, sconvolta, in molte sue parti, dalla presenza fitta della nostra irrequieta specie. La correzione di quei molti guasti sta dando origine a industrie di ripulitura e di ripristino, nonché a movimenti di idee dirette alla conservazione dell'ambiente e delle specie viventi, che mal si adattano ai rivolgimenti incessanti. Sembrano tramontate, per noi testimoni di questo nostro tempo crudele, le illusioni ottocentesche e dei primi di questo secolo: che avanzamento tecnico-scientifico e benessere e civiltà (per non usare il termine fiabesco di «felicità») procedano necessariamente insieme. . Didi Didimo

Persone citate: Agostino Capocaccia, Alberto Mondini, Capocaccia, Didi Didimo, Mondini, Umberto Forti

Luoghi citati: Fiesole, Firenze, Genova, Italia, San Pietro, Torino