Messer Nicia arriva a Dakar

Messer Nicia arriva a Dakar «La Mandragola» in lingua del Senegal Messer Nicia arriva a Dakar GOME si dice messer Nicia in gialoffo? e fra Timoteo? ed esiste un'espressione gidloffa per tradurre con proprietà «la tristizia del confessore»? Sono soltanto alcuni dei problemi che si devono essere posti i traduttori della «Mandragola» nella lingua del Senegal e, probabilmente, non i più importanti. Ma l'impresa valeva il rischio, la tentazione di misurare l'universalità di Machiavelli stando non soltanto sulla golpe e sul lione era grande; e la scommessa, secondo quanto ci dicono le cronache in arrivo da Dakar, è risultata vittoriosa. La commedia ha già fatto il giro delle principali città del Paese, con una compagnia di giovani attori, che si intitola, emblematicamente, «I tempi d'oggi» (Diamony Tey, in corretto gialoffo). Hanno avuto tanto successo che sono stati chiamati nella vicina Gambia, e si apprestano a concludere trionfalmente la tournée nella capitale. La storia del giovane Callimaco e dei suoi tentativi di seduzione per assaggiar «l'unto» in casa di monna Lucrezia sembra abbia interessato molto un pubblico che non conosce presumibilmente nulla del Rinascimento fiorentino e al quale non possono essere familiari neppure i Discorsi sulla prima Deca di Tito Livio. Virtù di Machiavelli? Maturità di un paese? Il Senegal è la sede del movimento internazionale per la lingua latina e custodisce con fedeltà il culto della letteratura classica: come testimonia il suo presidente, Léopold Sedar Senghor, pronto a citare gli esametri di Virgilio ai nostri ministri, spesso imbarazzati a intenderlo. Proprio nelle scorse settimane è partito di qui un concreto piano di scambi culturali con l'Italiay ed è già uscito in italiano il libro del senegalese Birago Dioprprimo di una collana sotto l'egida del nostro Istituto di cultura a Dakar. Adesso, per iniziativa dello stesso istituto, si traduce Machiavelli in una lingua di cui il segretario fiorentino, così attento ai casi di Francia e di Lamagna, non aveva mai saputo l'esistenza. E «La mandragola», così poco presente sui nostri palcoscenici, trova buona udienza al Tropico. Chissà che un giorno non debba nascere a Dakar l'associazione per la difesa dèlia lingua italiana. t |

Luoghi citati: Francia, Gambia, Virgilio