Così nell'Anno Mille una donna faceva il medico di Tilde Giani Gallino

Così nell'Anno Mille una donna faceva il medico Trotula, maestra della Scuola Salernitana Così nell'Anno Mille una donna faceva il medico Trotula de Ruggiero SULLE MALATTIE DELLE DONNE A cura di Pina Cavallo Boggi La Rosa, Torino, 73 pagine. 4500 tire SUL regime delle dorme grjjx-iJ^. Quando una donna ha miriaii© Ha gravidanza, bisogna guardars.: dal nominare in sua presenza ciò che n©im le*può dare. Perché, se lo chiederà e immh pimelo si potrà dare. c"è rischio che ato©:riiii*«ca. Se per caso desiderasse argilla o creia © carbone, le si diano fave cotte con zucchero. E quando si avvicina il moment© de3 parto, deve prendere bagni spesso. Le ±i unga il ventre con olio d'oliva o di vaoilf ce mangi cibi leggeri e digeribili Se lesi gonfiano i piedi, li si unga con olio di r©*e e aceto. Inoltre, alla fine del pranzo, inniaim|5i qualcosa di facilmente digeribile- limm«Brraii e melograni. Se il suo ventre è gonfi© d'arda., si prendano semi di ameos. di sedam©., du menta, di mastice, di cardamon© e dbaodiidi garofano, carote, castorio. 2el©airia_ ori*, tre dracme di ciascun ingrediente e oimqiuie di zucchero, si riduca il tutto in p©kexe finissima e lo si mescoli con miele, se me dia alla donna tre scrupoli mescolati ©©m vino. Questa pozione eliminerà le sosiaimze che producono aria e. se sommijriistraja 2 dovere, impedisce l'aborto». Cosi attorno al 1050. scriveva Trotulla © Trotta de Ruggiero nel suo Tramai© di ostetricia, pubblicato in quel di Salem©., e tradotto ora dal latino da Matilde Niabié e Adriana Tocco. E" difficile immaginarsi un lifer© dà medicina così poetico e piacevole da leggersi come questo, e al tempo siess©. estrenma- 4 mente serio'ed autorevole, redan© rome ovvio, secondo le conoscenze se len tritile e mediche del tempo e della pre^iii|p©sa Scuola Salernitana d; Medicina Ed è difficile immaginare un alno ^ibrir, che. scrino nei 1050. possa ei-ere ©©ii rituale nel 1980. Quali sono i motivi é-ti uso interesse e della sua attualita-r- Per prima cosa, colpiscono gli ingredson!ti delle ricette, tali da far invidia a personaggi popolari dei giorni nostri come \Sességué ed i suoi innumerevoli imitatori. I cultori del metodo del -«curarsi cotn ile tube» leggeranno questo libro luti© d'unni fiato: fra artemisia, tapsia. gìuggj©le. -saikiia, origano, cumino, ameos. sabina. ;nrudLvs>a.. puleggio. aneto, betonica, anice. sani©ré#;gia. le\'istico. mirra, ceniaurea, ©otti m .iti qua o vino, filtrati con panno -e bevuta 'Oppure spalmati sul ventre, uniti a fo^lljr é mirto tritate, a gusci di noce polverit/anii e be\'uti con acqua marina. © iiaupiiasaii; dL sterco di pecora o di gatto con sugna, applicati sul ventre o* sulle rebi. e faafpni in acqua dove siano state cotte rose, uncini© fieno greco, pulicaria. lenticchie galle fuori di melograno, damerò sarebbe difficile trovare un manuale che fornisca Minta gansn- rmu! cos-'n ampia di «moderni ritrovati» consolle malartie. Imis<econdo luogo, colpiscono l'autorevoIe...-a lieila d.agnesi e della terapia, e la capatila &. sinterizzare il discorso medico. Il nrastac© e diviso in tanti brevi capitoletti «ShiììSEc rnesrru azioni scarse». «Sull'ascesso J«iB";isero»'. «Su come si forma il feto dopo 31 concepimento». «Sulla tosse acuta de: feoBinfcBinJ;-». «Sul sudore maleodorante». «Subì Jotore agti occhi». «Sull'aborto». «•Subb calcoli ». «Sul cancro». «Sul gonfiore .Jdllla sserga virile e dei testicoli». «Sulla *c«r«fei>» «Sulle tonsille». «Sulle emorroidi» *-5ki:l mal di denti». «Sulla polvere per MSBiscrwnre la vista», e così via. Ekunoaro il malanno, viene subito ofitcrt© à rimedio, con imperiosità e con una siomnezza tale nella bontà della cura, che la nmiedìesima sicurezza viene trasmessa al pazaeinine Dietro ognuna di queste ricette, mi'DBiimarttìcTiie descritte negli ingredienti, nel nnaondl© dir prepararli e in quello di utilizzarla, sembra ergersi la figura autorevole del ramaiic© dir famiglia, che ri conosce da quanJ© sa; nato e che ha controllato in modo SniarEiero ma ineccepibile tutta la tua crescita c-qunella dei tuoi figli. O almeno ci sembra di scorgere questa figura mitica dì medie©, dte i nostri anziani giurano.sia effetÉs;jsimmie esistita e della quale si sussurra d'i quaesti tempi, mentre si sta in coda agli ^srcell: delle Saub. Ma l'aspetto-che rende più di tutti attuale questo trattato di medicina, è il fatto che ssa stato scritto da una donna, considerata diai é&m. suoi contemporanei praeter quamdsm s-apzentem matronam nel dibattito insonni© a questioni di medicina. E Paracelso atìterrneràpiù tardi ( 1527. Basilea) di dover a Sèi e alle altre donne tutte il suo sapere. Imioltnre. Trotula de Ruggiero non era l'unica diecina insegnante e medichessa nella Scattila Medica Salernitana. Altre ve ne soni© state anche se non. tutte hanno raggóuanffi© 31 prestigio di Trotula. citata persimi© mei Tales di Chaucer. come «Dame Trotr». A questo punto potremmo domandarci perone! se Trotula de Ruggiero e le altre ésxmz: medichesse di Salerno, hanno conquistato notorietà e stima, il loro nome dbqhi sia entrato negli annali e nella storia dieMa medicina, assieme ai medici più fanaasL. La risposta è semplice. Trotula è effetmariTerite entrata nella Storia medica «cesm ia S maiuscola), ma chi ha redatto gli aranadlii le ha arfrbbiato un nome maschile. . Quaundo Trotula operava in Salerno, intamtL pare che le donne fossero ammesse «ejnza problema fra i medici., ma ne» secoli iégaiencL ed in altri luoghi- alle donne non estat©coaces--o di esercitare l'arte medica, e se si- ostinavano a farlo diventavano stregare bruciare «ul rogo. La società non constn-ffiva più alla donna'di curare nel modo nr£gi:c»re r feriti o i malati, come aveva sempre "arto. lungo tempo prima che Apollo reni-e:c considerato il dio e l'inventore deiiarte medica. E poiché Trotula. con il suo tratterò De midierum passiontbus. non poissaAfssé essere considerata strega, né essere caKceìfara con un rigo di penna dalla Stoma delia medicina, le è stato cambiato il sesso e Trotta è diventata nota ai posteri coen d nome di Erotian c di Trottus. Quanto all'è altre donne medichesse di Salerno. *«MW>ttate declassate al rango di infermiere o. meglio ancora, di inservienti, addette alila pufeia ed ai compiti più infimi che la cuaradel malato impone. ocr comprendere mèglio il processo die rnu.-»«;huì.-/.azione subiti/da Trotula. è nrjqefio Leggersi la ricca e documentata inr.-odiizionc al testo stesso, redatta da Pina Cavallo Eogg: e godibile quartto il ritratto licita Magiara salernitana. ,bTna introdu/icwneehc può oftriretante risposte anche a quegli, uomini che. ancora nell'anno di grazia"i5(9Df. ci domandano con fare saputello: "Ma perche nell'antichità non ci sono state dorme celebri quanto gli uomini?» Tilde Giani Gallino

Persone citate: Adriana Tocco, Apollo, Chaucer, Delle Donne, Matilde Niabié, Paracelso, Pina Cavallo, Pina Cavallo Boggi, Trotta, Trotula De Ruggiero

Luoghi citati: Basilea, Salem, Salerno, Torino