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La Cina per Tai-Pan è un pozzo di sterline I traffici inglesi in Oriente nel romanzo di Clavell La Cina per Tai-Pan è un pozzo di sterline James Clavell TAI-PAN Sonzogno, Milano, 692 pagine, 10.000 lire SCRITTO una decina d'anni prima di Shogun, questo Taì-Pan arriva in Italia solo ora, attratto dal successo dell'altro libro di Clavell. E' la storia di Dirk Struan, proprietario (Tai-Pan in cinese significa «capo supremo») di una grande compagnia commeciale che opera in Oriente. Si è verso la metà dell'Ottocento, e l'Inghilterra, già padrona dell'India, tenta l'avventura della Cina. Struan è l'uomo che vede nella piccola isola di Hong Kong la base ideale per l'espansione commerciale e la flotta inglesi. Il suo sognò è di strappare là Cina al suo isolamento secolare e trascinarla nel XLX secolo, di trasformarla in una grande potenza mondiale. H Tai-Pan è un uomo d'eccezione, che passa infaticabilmente e infallibilmente tra lotte e amori, adorato oppure mortalmente odiato. I suoi sogni sono grandi come la sua astuzia e la sua forza, e contro di lui nulla può l'avversario mercante Brock, nulla possono i potenti e corrotti mandarini, nulla possono le avversità, pe¬ ste o malaria. Libero dai pregiudizi degli uomini della sua epoca, aperto alla pur misteriosa, millenaria saggezza cinese, Dirk Struan sarà fermato solo da un evento naturale grande come lui: un terribile tifone. Ma è lo stesso tifone a dimostrare, lasciando pressocché intatte le navi ancorate nel porto di Hong Kong, che la visione di Struan era giusta, e il figlio del Tai-Pan, pronto a prenderne la successione negli affari e nei sogni, troverà il corpo del padre possente e sereno anche nella morte, stretto a quello minuto di May-May, la sua amante cinese: ideale matrimonio del meglio di due culture e civiltà. I personaggi di Tai-Pan sono molteplici nelle loro caratteristiche, e la «filosofia» dell'assunto non è né sottile, né sottilmente tracciata. Ma si deve riconoscere a James Clavell una grande abilità a moltiplicare le sue figurine nel pretesto storico, a farle muovere tutte — tante davvero — in continuazione, sicché il loro agitarsi tiene stretta l'attenzione del lettore a quello che non è che un libro di avventure, e che però è un buon libro d'avventure. Franco Mimmi