Il giudizio di Trotzkij

Il giudizio di Trotzkij Il giudizio di Trotzkij Leone Trotzkij scrìsse negli aitimi tre anni della sua vita una biografia di Stalin. Il libro fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1946; l'anno seguente apparve da Garzanti la traduzione italiana. Dall'opera di Trotzkij riportiamo un brano dell'introduzione. s TALIN rappresenta un caso del tutto eccezionale. Non è un pensatore, non è uno scrittore né un oratore. Si impadroni del potere prima che le masse avessero imparato a riconoscere la sua faccia fra tante altre, quando sfilavano.davanti ai capi rivoluzionari nelle processioni celebrative sulla Piazza Rossa. Per impadronirsi del potere non si servi delle sue doti personali ma di un congegno impersonale. Un congegno che egli non aveva creato, perché anzi era stato il congegno a creare lui. Questa macchina cosi potente e autorevole era il risultato della lunga ed eroica lotta del partito bolscevico C.--3 Un certo giorno, tagliato il cordone ombelicale che la collegava all'idea, diventata qualcosa a sé stante, Stalin si impadronì delle sue leve. L'aveva creata Lenin nel corso di un colloquio, di una associazione costante con le masse, da lui ottenuta piuttosto che con la parola viva con la parola scritta, e non tanto direttamente quanto per mezzo dei suoi discepoli. Stalin non fece altroché impossessarsene. Per riuscirvi gli occorrevano delle doti .speciali, eccezionali. Ma non erano quelle di un pensatore, di un uomo di penna, di un oratore. L'apparato del partito era sorto su una base . di idee; Stalin le idee le ha sempre disprezzate e derise.

Persone citate: Garzanti, Lenin, Stalin, Talin, Trotzkij, Trotzkij Leone Trotzkij

Luoghi citati: Stati Uniti