La fiaba non ama il presente

La fiaba non ama il presente Le strenne per i bambini rispolverano r800 e parlano del futuri La fiaba non ama il presente L5 EDITORE per bambini ha due appuntamenti annuali di rilievo: uno cade in aprile, per la Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, l'altro è questo di Natale. Il libro strenna, per i più piccoli tra ilettori, è un oggetto di consumo, tanto più gradito quanto più l'occasione regalo permette all'editore di abbondare in immagini, che per i bambini sono poi grammatica e sintassi quanto la pagina scritta. E una rassegna strenne è così anche un'occasione per misurare tendenze e direzioni di marcia. La novità che salta agli occhi, in libreria, è la presenza dell'opera lirica nel panorama fantastico della infanzia. Non si tratta di volumi corredati da disco o cassetta, ma da libri puri e semplici, che attingono ai libretti d'opera senza dimenticare l'importanza che la musica ha nella messa in scena e chiamano anzi proprio scenografi di fama a fare da illustratori L'idea è delle Emme Edizioni, che esordiscono con il Lohengrin di Wagner raccontato da Mara Cantoni e illustrato da Maria Antonietta Gambara (28 pagine, L. 5000) e con La Cenerentola di Rossini scritta e illu- . sfrata da Emanuele Luzzati (28 pagine, L. 5000). La Rizzoli-Junior intanto offre "Le fiabe dell'opera lirica (48 pagine, L. 5000) che hanno l'etichetta del Corriere dei Piccoli e presentano in fumetto i protagonisti, da Aida a Sigfrido a Turandot Magie e incantesimi, già di moda l'anno scorso, sempre in vista. Da Copenaghen Carla e Wilhelm Hansen portano un Viaggio di Natale nel paese degli gnomi {Vallardi, 32 pagine, L. 4000); dalla Nigeria Paolo Caboara Tre leggende africane illustrate da Aimone Sambuy, e l'assistenza grafica di Bruno Munari (ed. Emme, L. 6000). Di tradizione nostrana La regina Marmotta che un contadino di Monte Pistoiese racconto nell'800 a Gherardon Nerucci, e Piero Citati ripropone ai bambini di oggi con le figure in china e acquerello di Landa Crommelynck (ed. Emme, 24 pagine, L. 5000): re, principi vaganti e principesse addormentate, tra Spagna, Armenia, Brindisi e l'Adige, e non mancano mele stregate e isole incantatrici. Guido Davico Bonino e Emanuele Luzzati, infine, ci danno la prima delle Storie di Orlando: in tutto saranno tre, tratte da poemi famosi, come La Chanson de Roland (che diventa ora Orlando in guerra, (ed. Stampatori, 82 pagine e L. 8500), L'Orlando Innamorato di Boiardo é L'Orlando Furioso dell'Ariosto. Non si tratta di una riduzione, alla maniera d'un tempo, ma solo d'un poema messo in racconto, con gran rispetto delle parole originali, nella lingua di oggi, perché anche i bambini possano goderne. Magie e incantesimi hanno buon posto anche nelle favole nuove che inventano oggi gli scrittori per adulti destinandole ai bambini: Antonio Porta con H volo di albero naviga in continenti fantastici; Antonio Altomonte con il guerriero e lo specchio dà vita ad armature arrugginite; Giuliana Morandini con Ricercare Carlotta segue dei bambini in un bosco di periferia dove un vecchio taxi è ancora capace di dare i brividi; Giuseppe Pontiggia trova in un circo' Cichita, scimmia parlante (collana «C'era non c'era», Lisciani e Zampetti, L. 2300 a volume); Lalla Romano raggiunge Lo stregone coi sogni di un Guidino addormentato; Alcide Paoiini racconta come Poldo, primo della classe, diventa ultimo per colpa di una Formula magica; Stanislao Nievo unisce a un Cavallo nero straordinario storie di bambini tra le nuvole e i numeri, e Luigi' Malerba continua a reinventare il passato in ridere, con La storia e la gloria di Alessandro Magno (collana «Il Cerchio», Stampatori, L. 3800 a volume). Un altro spazio cospicuo della nuova narrativa per bambini è occupato da riesumazioni ottocentesche, anche sulla scia dei cartoni animati giapponesi che l'anno scorso ci hanno costretto a rispolverare Heidi e che quest'anno ci fanno rileggere Senza Famiglia di Hector Malot, che privo delle tavole in china di Albertarelli (come nelle edizioni della nostra infanzia) si rivéla meno strappalacrime e più attuale: tra l'altro, vi si scopre che è più genitore chi cresce un bambino con amore, anche se l'ha affittato, di chi gli ha dato la vita. Tra innumerevoli proposte, ci è piaciuta la riduzione di Silverio Pisu,un autore per bambini collaudato (Remi, le sue avventure, Eri, pag. 76, L. 6000), che ha le immagini dei cartoni televisivi, come il «Senza famiglia» vero e proprio di Malot della Eri (pag, 250, L: 8000). E, frale ultime edizioni integrali, quella che la Giunti Marzocco include nella collana «Gemini» diretta da Maria Bellonci, con traduzione d'autore, firmata da Paola Masino, e album critico allegato. (Senza famiglia, pag. 434, L. 7500). In una nuova collana di Mondadori di fumeì «L'Immagine», si possoi leggere i capolavori della lei teratura dell'800, che si inai gura con il Tartarino di Ti rascona di Alphonse Dande firmato da Francesco Sai Sardi, con i dialoghi origina^ li e le illustrazioni di Yvoi Le Gali n volume esce insie me in Italia (Mondadori, pa\ gine 62,_L. 4000) e a Parigi ".; " Ottocento anche per i pii piccoli, con Holly Hobbie, lai bambina vestita di\ Patchwork, al modo dei pionieri, nata sui cartoncini augurali del 1966, negli Stati] Uniti, per raccontare l'infanzia di Holly Ulinskas Hobbie, pittrice. La Mondadori porta queste immagini in una serie di volumetti fLa ballata dei mesi, Alfabeto in girotondo, Filastrocche dei perché, pagine 24 a L. 2000 ciascuno) con rime e filastrocchedLRoberto Piumini, che talvolta esagera nel revival, celebrando in versi la casalinga emarginata tutta casa e sacrificio e aureola di mamma. Più spiritosa un'altra favola di sapore ottocentesco, quella di Maria Stefania, che Jacques Remise ha raccontato in fotografie raffinate usando una bambola, mobiletti e suppellettili d'epoca d'una sua pregiata collezione (Mondadori, pag. 48, L. 4000). Viene invece dal futuro la bambola di pezza, anzi il bambolo, di Gianni Rodari, Bambolik (La Sorgente, pagine 46, s.ip.) : che coi gemelli Mino e Sara, patiti di misurazioni e centimetri, mettono a soqquadro il quartiere e liberano gli animali dello zoo, rispedendoli nelle loro terre in bolle di sapone volanti. Teresa Buongiorno

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