Scusi, lei in famiglia usa spesso il dialetto?

Scusi, lei in famiglia usa spesso il dialetto? //progetto di un'anagrafe linguistica degli italiani Scusi, lei in famiglia usa spesso il dialetto? Raffaele Simone L'EDUCAZIONE LINGUISTICA PER GLI ADULTI. Un'esperienza della Regione Emilia-Romagna nei corsi 150 ore - Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma pp. 200, L. 8000 Carla Bazzanella Marinella Geuna FACCIAMO ITALIANO. Da un'esperienza nelle 15Ò ore Stampatori, Torino pp. 181, L. 4000 E9 notizia recente che la Società di Linguistica Italiana sollecita l'Istituto Centrale di Statistica a collegare al censimento generale della popolazione (previsto per il 1981) un'indagine su «presenza, valutazione, uso e funzione delle varietà che costituiscono il repertorio verbale della comunità linguistica italiana». Questo significa che, se l'istanza verrà accolta, milioni d'italiani si troveranno va dover rispondere a domande del tipo: quale lingua ha . imparato in famiglia? Che lingua usa prevalentemente in famiglia? Quale con gli amici? Quale con gli estranei? Via via che s'impara l'italiano, che cosa crede si debba fare del dialetto originario? A suo avviso ci sono dialetti «belli» e dialetti «brutti»? A queste domande e a molte altre hanno già rispo-. sto 400 studenti e 53 insegnanti dei corsi 150 ore svolti nella Regione Emilia-Romagna nell'anno 1974-'.75. I risultati dello spoglio dei questionari furono pubblicati nel 1976 ed è già stata diffusa la presente seconda edizione. Non si tratta dunque di una novità, almeno per la ristretta cerchia dei linguisti, ma ritengo valga la pena parlarne tuttora a un più vasto pubblico, difficilmente raggiunto dalle benemerite, ma poco propagandate, pubblicazioni dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Le-risposte dei lavoratori pongono sul tappeto problemi che restano vivi, oggi come allora, non solo nella di¬ dattica per gli adulti: il divario fra le necessità linguistiche sentite dagli allievi e l'idea, insufficiente, che di tali necessità ha l'insegnante; il comportamento contraddittorio nei confronti del dialetto. Gli insegnanti, forse per reazione all'insegnamento arido e grammaticale, pensano talvolta d'aver fatto abbastanza parlando dei nessi fra lingua e società, dei riflessi politici della storia nella lingua, dell'importanza del possesso del linguaggio: gli allievi reclamano invece i mezzi per giungere a tale pieno possesso. Quanto al dialetto, tutti ritengono vada difeso, amato e parlato, ma poi sono pochi quelli che conoscono canzoni e favole nel loro dialetto. Che il dialetto sia un patrimonio culturale è solo una convinzione ideologica, in effetti esso è sentito come segno di subalternità e ostacolo alla promozione sociale. L'idea di costituire attraverso il censimento un'anagrafe linguistica, a cui attingere per motivati interventi nel campo dell'educazione linguistica a tutti i livelli, ha le sue radici in inchieste di questo tipo. Scopo dell'indagine non era soltanto interrogare i corsisti a proposito del pro¬ blema linguistico, ma soprattutto utilizzare le risposte per compilare un programma didattico; il libro di Simone non fornisce tuttavia che le prèmesse per la parte operativa. Bazzanella e Geuna, invece, presentano la loro proposta pratica. I loro suggerimenti per impostare il. programma meritano considerazione anche da parte degli insegnanti della scuola secondaria, perché le autrici, esperte di linguistica e semiologia con una concreta esperienza d'insegnamento nell'ambiente torinese, tengono conto della migliore bibliografia sull'educazione linguistica in generale, oltre che sulle 150 ore in particolare. Per quanto riguarda i «contenuti», Bazzanella e Geuna non trascurano il fatto che nel 1977-78 il numero dei corsisti delle 150 ore era salito a un totale di centomila unità, con un forte aumento della percentuale di casalinghe e disoccupati frequentanti. Alle tematiche politico-sociali legate al posto di lavoro, s'affianca perciò nel programma il «privato», l'analisi del territorio, il riconoscimento dei ruoli dell'uomo e deila donna nella famiglia e fuori. Caria Marello

Persone citate: Bazzanella, Carla Bazzanella Marinella Geuna, Geuna, Marello, Raffaele Simone

Luoghi citati: Emilia, Roma, Romagna, Torino