Sta nascendo la Repubblica europea

Sta nascendo la Repubblica europea Gli Stati nazionali sono superati dalle istituzioni comunitarie Sta nascendo la Repubblica europea Marcello Capurso LA REPUBBLICA EUROPEA Edizioni Comunità, Milano 153 pagine, 4000 lire [N questi ultimi tempi si è parlato molto dell'integrazione europea, "ma spesso non si è sottolir neato adeguatamente quanto questo processo possa influire sulla stessa concezione e costruzione dello Stato. Marcello Capurso, che da tempo segue con attenzione i problemi giurìdici connessi coi rapporti fra Comunità e Stati membri presenta una sintesi delle sue osservazioni, estremamente felice sotto ogni aspetto: nella chiarezza espositiva, nell'inquadramento storico e filosofico, nelle disquisizioni giurìdiche, nelle conclusioni poli¬ tiche. Per il lettore l'inizio può essere fin troppo «choccante». Lo Stato nazionale è un prodotto della storia, e nell'Europa occidentale ha ormai fatto il suo tempo. Esso è oggi superato non solo spiritualmente, ma anche sul piano effettivo, poiché ha perso parte della sovranità —passata alle istituzioni comunitarie — e non è quindi più un vero Stato, Nei Paesi dell'Europa occidentale lo Stato nazionale ha ormai lasciato il campo: si tratta solo di registrarne la fine e di saper Inquadrare anche sotto l'aspetto giuridico la nuova realtà. E' una tesi affascinante (specie per chi crede nella «Europa» e poco nella triste «realtà-Italia»), che però non può non lasciare a tutta prima perplessi: possibile che si sia giunti a tanto, e che quasi non ce ne siamo accorti? Eppure questa è la realtà. Il trasferimento dei poteri sovrani dagli Stati alla Comunità, l'applicazione giudiziaria dì norme comunitarie, la rappresentanza istituzionale della nazione esercitata — oltre che dallo Stato — dalle istituzioni comunitarie indicano che siamo ormai di fronte alla «repubblica europea», nonostante certe resistenze manifestate dalle Corti Costituzionali e dagli esecutivi statali. Siamo allora dì fronte ad una vera e propria nuova entità giurìdica? Non ancora: il processo d'integrazione europea è ih corso, e, se sta scomparendo la vecchia realtà, la nuova non è ancora completamente delineata. Al giurista tocca segnalarne le caratteristiche emergenti, ma tocca al politico tracciarne le linee ed i. connotati. La costruzione è suscettibile di modificazioni, anche per tentare di soddisfare in modo nuovo quei «diritti fondamentali» ' e quelle esigenze sociali che nell'Europa dell'Ovest il sistema dello Stato nazionale non sembra in grado di appagare adeguatamente. L'analisi del presente è secca; le scelte sul futuro — per il quale il giurista può solo esprimere alcune sue preferenze —spettano al politico. Ma costui può chiarirsi alcune idee con la lettura di un libro intelligente come questo. G.S.PeneVldarl

Persone citate: Marcello Capurso

Luoghi citati: Europa, Milano