I valori del gentleman e quelli delle masse

I valori del gentleman e quelli delle masse TELEVISIONE E CINEMA RISCOPRONO L'AUTOR, I valori del gentleman e quelli delle masse ROMA — Ci sono tre Conrad in circolazione: uno cinematografico e due televisivi. Il primo è nascosto sotto le bellissime immagini di Vittorio Storaro — abituale direttore della fotografia di Bernardo Bertolucci —, che hanno stupito tutti nel film Apocalipse Now di Frank Coppola (presto sugli schermi italiani con il nuovo finale voluto dal regista). Coppola ha riletto e ambientato Cuore di tenebra nelle paludi del Vietnam. Per la televisione, Giorgio Moser, un vecchio innamorato di Conrad,, ha realizzato Reiette delle isole» e lo ha presentato al recente festival di Sorrento, ricevendo un classico attacco dalla critica quando c'è di mezzo un'opera letteraria: e dov'è l'autore? Si è smarrito nelle spirali della pellicola? * * n 2 novembre, per la rete due, va in onda Con gli occhi dell'Occidente diretto da Vittorio Cottaf avi, un nome piuttosto noto e apprezzato da tempo per il lavoro compiuto tenendo d'occhio sia i testi (da II taglio del bosco di Cassola a Quinta colonna di Graham Greene) sia le necessità del mezzo televisivo. Che cosa accadrà? Le tre puntate troveranno pronta all'appuntamento la critica per le solite accuse di lesa maestà, di leso scrittore? Cottaf avi non si preoccupa molto. Si è dedicato alla trasposizione con impegno. Per ottenere il via, ha faticato tanti anni e, finalmente, dopo molte insistenze, è riuscito a. spuntarla. Ne valeva la pena, perché, dice, « ho le stesse convinzioni di Conrad e non sono soltanto un suo devoto ammiratore. Ho cercato di dare con le immagini un equivalente di ciò che è nel libro. Non ho cambiato quasi nulla. Ma l'obiettivo era chiaro fin dall'inizio: far venire fuori il mondo sotto pelle che Conrad descrive nei suoi personaggi. Questi non sono visti in maniera netta, in contrapposizioni schematiche. R bene e il male sono in essi in eguale misura*. Chi sono questi personaggi? n romanzo ha per tema il rivoluzionarismo russo. Scritto fra il 1907 e il 1909, fu senz'altro concepito a ridosso di quel che accadde nella Russia zarista il 1905, e scaturì da dentro il mondo dei fuorusciti, così come Conrad potè osservarlo da vicino a Ginevra quando vi si recò per ragioni di salute. Protagonisti sono due giovani: Ramuzov, figlio illegittimo di un nobile, studente scosso dalla solitudine e dalla disperazione; e Haldin, attentatore di un ministro, che ha la cattiva idea di chiedere aiuto per sfuggire alla polizia allo stesso Ramuzov, il quale lo ricambia denunciandolo. Conrad si propone di raccontare questo delitto e di seguirne passo passo gli sviluppi Con gli occhi dell'Occidente, cioè con lo sguardo di chi dichiara subito di arrivare da lontano e'di restare comunque all'esterno degli avvenimenti, oltre che delle motivazioni psicologiche, politiche, sociali. Cottaf avi commenta: «E' un atteggiamento ùtile per affrontare certi temi di scottante . attualità, oggi, senza pretendere di affermare giudizi definitivi ma con il risultato di portare alla luce un ambiente ristretto in cui esplodono violente istanze nihiliste, in cui l'abbattimento dell'autorità è concepito come uno scopo da perseguire con atti di forza considerati l'unica forma di contestazione». * * Conrad, come ha notato uno studioso, oppose i valori del gentleman inglese (lui d'origine polacca e marinaio di carriera) contro le rivendicazioni delle masse, contro le ardenti emozioni dei primi socialisti, e degli anarchici. Aveva scelto l'Inghilterra come dimora stabile abbastanza tardi, e non mostrò mai di voler comprendere in pieno il significato della stessa parola «democrazia». Ciò non toghe che Con gli occhi dell'Occidente sia uno strumento valido per capire tortuose e complesse perplessità, e situazioni; anzi, è proprio in ciò che il regista sembra aver trovato gli stimoli maggiori. Ramuzov, ad esempio, è un delatore, è un menzognero che si vanta con i fuorusciti di Ginevra di essere amico di Haldin e di essersi comportato da eroe per la partecipazione all'attentato. H suo credo è condensato in queste cinque frasi: «Storia non teoria. Patriottismo non internazionalismo. Evoluzione non rivoluzione. Direzione non distruzione. Unità non disgregazione». Osserva Enzo Siciliano: «TZ credo di un vero fascista, depurato di qualsiasi menzogna populistica, che i fascisti amano talvolta vagheggiare... è un agente provocatore, una spia... un fascista avant la lettre». * * In questo senso, lo sceneggiato promette di aprire un dibattito, anche se va precisato che Cottaf avi ha spostato indietro l'azione, collocandola nel 1901 «per entrare meglio nel cuore dei rivolgimenti e delle manifestazioni rivoluzionarie contro lo zarismo». Sarà uno spostamento che potrà essere contestato in quanto i fatti sono sottratti all'atmosfera del 1905, quella della prima rivoluzione russa, con il famoso ammutinamento dei marinai della corazzata Potémkin; e cioè, qualcuno poti a rilevare nell'anticipazione un modo per eliminare nodi problematici, contraddizioni affiorati in quella rivoluzione. Cottafavi è, comunque, sicuro di aver correttamente inteso le intenzioni di Conrad e di non essersi reso responsabile di «infedeltà» quali, dice, «lo scrittore ha subito nei numerosi tentativi di trasposizione». Molto dipenderà, dal punto di vista della tenuta dello spettacolo, dal contributo degli attori che sono — tra gli altri — Franco Branciaroli, Luisa Rossi, Elisa Cegani (un «ritorno»), Gianni Santuccio, Raoul Grassìlli, Milena Vukotic, José Quaglio. Un cast di qualità per una storia difficile. Italo Moscati

Luoghi citati: Cassola, Ginevra, Inghilterra, Roma, Russia, Sorrento, Vietnam