Uomini a metà

Uomini a metà Rapporto di Amnesty International Uomini a metà Amnesty International RAPPORT01978 Edizioni Studio Tesi, 445 pagine, lire 10.000. IN Unione Sovietica i «gulag» e gli ospedali psichiatrici; in Argentina la Scuola Meccanica della Marina, il carcere di Villa Devoto e il Rampo di Rawson; in Irlanda del Nord i campi di concentramento attorno'a Belfast eLondonderry; in Somalia il carcere di Lauta Bur; in Sud Àfrica Ze prigioni per neri; in Germania Ovest la fortezza di Stammheim, in Brasile le prigioni di Itamaracàe Pernambuco; in Kenya il tribunale segreto. , , Ovunque, nel mondo, uomini pagano il loro dissenso un prezzo molto alto. Di parecchi si riescono ad avere notizie,.di altri, al contrario non si sa niente, per anni o per sempre. Come i desaparecidos argentini o i prigionieri politici nord coreani. Si batte, con alterne fortune ma con impegno encomiabile per la sorte di questi dissidenti «detenuti a causa delle loro opinioni, colore, origine etnica e religione, purché non abbiano usato né promosso l'uso della violenza» il movimento di Amnesty International nato in Inghilterra e diffuso ormai in tutto il mondo. La dichiarazione Universale dei diritti'dell'Uòmo, votatati 10 dicembre 1948 è il «credo» dell'organizzazione. Amnesty ha pubblicato ora il rapporto sul lavoro svolto nel 1978: pagine e pagine di indicazioni precise, resoconti sulla situazione della vwlenza istituzionale, ma pure sugli interventi che, in qualcJE*Qto, "engono tentati per proteggere e tener presenti i diritti dell uomo. - . . Nella prefazione al libro, Thomas Hammarberg, presidente .del Comitato Esecutivo Internazionale afferma: «Il Rapporto presenta un quadro sconfortante delle sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali da parte della maggior parte dei Paesi del mondo. Persone vengono imprigionate per le loro opinioni, prigionieri vengono torturati e anche giustiziati». E Martin Ennals, segretario generale, nella introduzione sottolinea come «l'efficacia di Amnesty International dipenda dalla precisione e dalla disponibilità della sua informazione, n materiale sui diritti umani raccolto dal Dipartimento Ricerche — ìì più grande del Segretariato Internazionale —deve essere tradotto in dossiers personali sui singoli individui in rapporti sui Paesi o sui prigionieri». Dunque una ricerca capillare in tutto il mondo nei 365 giorni del 1978, fra mille difficoltà, sospetti e talvolta minacce. Amnesty in Argentina risulta un'organizzazione «sgradita», altrove non riesce a lavorare: Ma molte altre vaitele notizie che Amnesty riesce a raccogliere e le pressioni che esercita sui governi degli Stati dove «l'uomo è un po' meno uomo» danno frutti concreti. La lettura del libro, il «triste appuntamento con l'umanità del mondo», una lettura che farà meditare* è completata dall'elenco delle «missioni» dei delegati nelle varie parti del mondo fra il luglio 1977e il giugno 1978; lo statuto; gli , dirizzi delle sezioni nazionali E' un lavoro che non propone una lettura «distensiva» ma vuole essere stimolo alla riflessione. Vincenzo Tessandorl

Persone citate: Amnesty, Martin Ennals, Thomas Hammarberg, Vincenzo Tessandorl

Luoghi citati: Argentina, Belfast, Brasile, Germania Ovest, Inghilterra, Irlanda Del Nord, Kenya, Somalia, Unione Sovietica