Un mini 007 in volo sul cavallo a motore

Un mini 007 in volo sul cavallo a motore Una fiaba moderna di Ian Fleming Un mini 007 in volo sul cavallo a motore Ian Fleming LA MACCHINA MAGICA Vallardi, Milano 120 pagine, 5000 lire Traduzione di Marcella Amadio Illustrazioni di John Burnlngham UNO dei non pochi falsi problemi che circolano oggi a proposito della fiaba verte sulla supposta difficoltà di conciliare la fede dei bambini nella magìa con l'avanzata trionfale del progresso tecnologico. E' un falso problema, prima di tutto perché questa fede non è affatto indispensabile al godimento di una storia di incantesimi, e poi perché le conquiste della tecnologia, .per quanto miracolose possano sembrare, non infirmano i miracoli e le magìe, essendo di altro ordine e altra natura. I cavalli alati non sono divenuti meno rari per il fatto che oggi esistono gli aerei a reazione. Del resto niente impedisce che anche un meccanismo prodotto dalla tecnica moderna possa acquistare grazie all'intervento della fantasia quel pizzico di imprevedibilità, quel lampo di volontà sovrumana che trascendono la perfezione dei congegni e lamio di esso mi oggetto o «aiutante» magico, non meno favoloso dell'Ippogrifo. Che questo accadesse all'automobile, la macchina per antonomasia e la più intimamente familiare alla gran massa degli uomini (e dei bambini), era inevitabile. Ed è senza dubbio appropriato, benché a prima vista sorprendente, che a operare la trasformazione di essa nel?«aiutante» potentissimo di una fiaba moderna sia stato, con La macchina magica (ristampata adesso da Vallardi dall'edizione Garzanti del 1965), precisamente Ian Fleming, il creatore di James Bond, agente 007. Girne infatti tutti ricorda¬ no, le avventure di 007 si distinguono per la presenza dei più inverosimili congegni a trasformazione: la valigietta che spara o emette lame di pugnale, l'automobile sofisticata di Missione Goldfinger. Anche Citty-Citty-BangBang, la macchina magica del Comandante Caractacus Pott, è capace di volare, oltre che di navigare sull'acqua e di captare con un proprio radar incorporato e autogestito i movimenti dei malintenzionati che attentassero all'incolumità del Comandante, della moglie Mimsie o dei gemelli Jeremy e Jemima. Ciò che più conta, è capace d'intendere e di volere, condizione essenziale per essere promossa da macchina a «persona magica». L'indubbia competenza dell'autore in fatto di meccanismi mirabolanti fornisce a ogni nuova trasformazione della straordinaria automobile ima certa quale credibilità e una soddisfacente abbondanza di dettagli tecnici. Citty-Citty-Bang-Bang per volare non spicca semplicemente il volo come potrebbe accadere in una fiaba del tipo tradizionale, ma via via sporge in fuori e incurva come ali i grandi parafanghi verdi, spinge all'esterno il ventilatore così da usarlo quale elica e ripiega le quattro ruote nella scocca; mentre se si tratta invece di galleggiare le ruote si rigirano lateralmente «come in un veicolo a cuscino d'aria». Il lettore adulto ritroverebbe qui, a tratti, un'altra caratteristica dei romanzi di 007, lo humour nero e il gusto dello scherzo macabro, come quando la famiglia Pott s'imbatte in uno scheletro umano penzolante dalla volta di una grotta: «non fu molto piacevole andar contro lo scheletro dondolante, sentirne strisciare i piedi sul cofano della macchina, sul parabrezza e quasi sulle ginocchia di Mimsie». Ma è un orrore molto addomesticato e del tutto innocuo. Piuttosto sarebbe da criticare il frequente ricorso a certi trucchi di stile fra i più diffusi nella letteratura per l'infanzia di lingua anglosassone; l'abuso del corsivo per enfatizzare certe parole, i MA! in maiuscole e con l'esclamativo messi a segnare i momenti di massima suspense, un tono banalmente accattivante di dialogo col piccolo lettore. Stilisticamente le illustrazioni di John Burningham sono senz'altro superiori al testo, che si salva comunque per la validità dell'idea centrale e l'impianto semplice ma solido della trama avventurosa. Beatrice Solinas Bonghi tati Fleming

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