Amore, moda d'autunno

Amore, moda d'autunno Fioriscono i libri sul sentimento e la coppia: evasione o riscq Amore, moda d'autunno ADDIO, le parole cannibali attaccano a divorare l'amore: in dibattiti giornalìstici stiracchiati e ruminanti come: vecchi chewinggum; in tavole rotonde televisive i cui commensali hanno mai meno di trent'anni e spesso più di cinquanta; in volumi come quelli presentati qui accanto o come i Frammenti d'un discorso amoroso di Bartes, VInnamoramento e amore di Alberoni. E' la moda d'autunno: di questo autunno, dell'autunno scorso, di un autunno anche metaforico. La vernalizzazione della vita, la sostituzione del dire al fare, è una tendenza contemporanea internazionale. L'adesione repentina, totale e precaria a voghe magari inventate è una caratteristica degli intellettuali italiani L'evasione della crisi politica ed economica, il parlar d'altro, il distrarre la gente dalla brutta realtà e il tentare di consolarla è, nei momenti di tensione o di frattura del sistema, un compito storico della cultura integrata. Se la gente esprìme con la sfiducia il dissenso verso un modo di fare politica, il fenomeno diventa subito per l'obbediente industria culturale distacco da ogni politica, dalla politica in sé, qìì ragionamento editoriale si ispira a un'alternativa schematica. Se non si fa la guerra (o la rivo¬ luzione), si fa l'amore; se finora abbiamo alacremente pubblicato storia, polemica e saggistica politica, adesso zelantemente pubblichiamo storia, . analisi e saggistica amorosa. Si ripescano testi stranieri usciti da un pezzo, si pubblicano testi italiani d'occasione: è il Trionfo dell'Amore di Carta. Non è che la gente s'innamori più di prima, in maniera diversa o con più slancio. Anzi Non è che l'operazione sia neutrale. Anzi. Nel caso migliore, è paragonabile alla funzione svolta nel 1974-1975 da Pasolini giornalista: fornire una qualche legittimazione culturale alle idee conservatrici o restauratrici dei nostalgici rétro, dei nemici della legalizzazione dell'aborto, dei sessuof obi, dei catastrofe ti. Nel caso peggiore, è paragonabile alla funzione svolta dal cinema del periodo fascista o dai fotoromanzi degli Anni Cinquanta: confermare l'illusione che nell'amore possa risiedere ogni felicita e aspettativa, ogni desiderio e appagamento e ragione di vivere. L'inconveniente è poi che la saggistica amorosa, quando non è opera di grande talento, è un disastro. Per l'improvvisato saggista amoroso, l'amore è un tema sconosciuto e insieme inferiore, facile: non merita l'uso di tutti que¬ gli strumenti scientifici d'informazione e di controllo che si adopererebbero scrivendo d'altro. Ci si mette lì, e si scrìve come fosse la prima volta al mondo che qualcuno analizza l'amore. Naturalmente, non si può non rifarsi alla propria esperienza personale: nel saggio amoroso risultano infatti per lo più universalizzali i limitati sentimenti e comportamenti di uomini intellettuali di mezza età, con caratteristiche specifiche quali la moglie che si oppone al nuovo amore, i figli che non si sa come informare e sistemare, il passato già fitto d'incontri e relazioni. Egocentrismo, autoindulgen¬ za, presunzione e degnazione danno allora ai testi una banalità e ingenuità da autodidatta; oppure l'ipersofisticazione parolaia degli imbonitori d'acqua fresca. L'altro inconveniente della saggistica sull'amore è quello che affligge pure la saggistica sul cinema: lo sforzo di «nobilitare» a livello scien tifico-accademico un tema che l'autore per primo considera futile, e teme sia considerato inadeguato alla propria importanza, riesce a trasformare una cosa bella, vitale e divertente in una trattazione pedante, tediosa e tetra. Lietta Tom abuoni

Persone citate: Alberoni, Lietta Tom, Pasolini