Quando salì a Barbiana
Quando salì a Barbiana Quando salì a Barbiana Abbiamo chiesto a Michele Gesualdo allievo di don Milani, oggi segretario provinciale della Cisl a Firenze, un ricordo dell'incontro tra Mario Lodi e i ragazzi della scuola di Barbiana. Gesualdi ha curato la raccolta delle «Lèttere di don Milani», edita da Mondadori (Milano, 70). IL rapporto tra Mario Lodi e la scuola di Barbiana fu breve, duro solo pochi mesi ma fu l'occasione per i ragazzi di Barbiana di studiare a fondo l'arte dello scrivere in modo collettivo. Mario Lodi sali a Barbiana alla fine del '63. Allora la scuola di Barbiana era scarsamente conosciuta quindi quasi certamente anche Lodi fu tra quei laici spinti a Barbiana non tanto per la scuola quanto per portare la sua stima e solidarietà all'autore di Esperienze pastorali, già ritirato dal commercio per disposizione delle autorità ecclesiastiche. Queste visite non erano apprezzate da; Don Lorenzo perché riteneva che la loro stima verso l'uomo significava orrore verso l'istituzione che lui rappresentava. Teneva invece molto alla visita dei preti che avrebbero facilitato e consacrato il suo apostolato affinché non apparisse prote: stante quando era cattolico. Mario Lòdi deve aver saputo subito spostare la sua attenzione dall'uomo colto e'interessante alla singolare esperienza scolastica, proponendo uno scambio di esperienze con la sua scuola attraverso lettere scritte collettivamente dai ragazzi. Questo metodo, spiegò il maestro Lodi, nella sua scuola lo usavano da anni specie per i testi del giornalino che riportavano frasi sempre più semplificate, incisive e scritte in lingua viva. , Da questo idea iniziò, come s'è detto, da parte dei barbianesi, lo studio severo e profondo dell'arte dello scrivere che raggiunse la sua forma più completa nella stesura di Lettera a una professoressa. La corrispondenza fra le due scuole si fermò a due lettere. La prima sul perché i ragazzi di Barbiana andavano a scuola, la seconda sul significato che si dava a Barbiana alla parola borghese. Ed è proprio in questa seconda lettera del gennaio '64 che affiorarono le prime considerazioni sulla scuola che tre anni dopo vengono organicamente sviluppate in Lettera a una professoressa. Lo scambio di esperienze fra le due scuole non va oltre queste due lettere per due motivi: perché vi era un livello diverso di cultura e di età trai ragazzi di Barbiana e quelli di Vho e perché erano esperienze completamente diverse tra loro. A. differenza della scuola del maestro Lodi, la scuola di Barbiana, come quella precedente di Valenzano, era nata da esigenze pastorali. Al prete Milani occorreva un mezzodì comunicazione perevangelizzare e la scuola era capace di creare questo mezzo. Gli stessi contenuti sociali degli insegnamenti erano mossi dalle stesse esigenze. L'ingiustizia sociale per lui prete era un male perché offendeva Dio e quindi andava combattuta. Michele Gesualdi
Persone citate: Gesualdi, Lettera, Mario Lodi, Mario Lòdi, Michele Gesualdi, Michele Gesualdo, Milani, Mondadori
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