In aiuto al fante senza baionetta di Piero Cerati

In aiuto al fante senza baionetta Una storia delle armi leggère In aiuto al fante senza baionetta JohnWeeks ARMI LEGGERE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE De Agostini, Novara pagine 143, lire 9000 IN battaglia, l'artiglieria conquista le posizioni, la fanteria le occupa. Questo in teoria, nella realtà spetta al soldato snidare il nemico dalle trincee o dai bunker. Di conseguenza, terminata l'epoca della baionetta, il problema di dotare la fanteria di armi • leggeree potentL-dal gran volume di fuoco, fu costante preoccupazione degli stati maggiori. Dopo il 1918, ci si accorse che era necessario al fantaccino un fucile dal tiro rapido, preciso, a media gittata. John Weeks racconta, con l'appoggio di fotografie, disegni e schemi, storia e funzionamento delle armi leggere adoperate nel secondo conflitto mondiale. Storia interessante e curiosa per certi aneddoti. Gli italiani, che per primi introdussero il mitra, arrivarono per ultimi a distribuirlo ai reparti (il Beretta) tra"scindando per armi a spalle il vecchio '91 (Mannlicher -Carcano). - Furono invece i tedeschi a costruire le due armi che rimasero famose non soltanto per l'alto volume di fuoco: la Maschinenpistole (detta anche Schmeisser, dal nome di chi la ridisegnò nel 1940) e la Maschinengewehr 42 (MG42), mitragliatrice che sparava da 900 a 1200 colpi al minuto e fu soprannominata la «sega di Hitler». Due armi che divennero il simbolo della violenza nazista nel mondo e che per la prima volta furono costruite con gli schemi tipici dell.'industria automobilistica. ■ • Gli inglesi intendevano la guerra come un fatto sportivo (malgrado il '14-'18). n ripensamento venne tardi, ma ancora in tempo. Nel 1932, -quando al Reparto Progetti fu presentato un mitra finlandese Suomi • destinato eventualmente all'esercito, gli alti ufficiali risposero: «Questa è probabilmente una delle migliori armi da gangster che si siano mai viste». Soltanto i criminali usano il mitra,' pensavano i generali di Sua Maestà; opinione che confermarono quando si trattò di acquistare mitra americani Thompson («L'esercito inglese non prova interesse per armi da gangster»). Ci volle Winston Churchill a svegliarli. Strano contrappasso, fu inglese nno dei mitra più costruiti e-più presenti su tutti i fronti: dalla linea di combattimento, alle azioni di commando, ai sabotaggi e alle battaglie della Resistenza: si chiamò Sten, dalle ■ iniziali dei suoi progettatori e dalla fabbrica Enfield, la stessa che in pratica aveva fornito il fucile a funzionamento manuale per la fanteria. Arma leggera, di f acilissima produzione e manutenzione, combatté in tutti i luoghi, odiata e amata dai soldati: perché soggetta a incepparsi e rapida nel tiro. •Agii americani spetta il primato nelle migliori armi semi-automatiche:'il fucile Garantì MI, che equipaggiò fanteria e Marines; la carabina MI Winchester, destinata a truppe di retrovia, ma che finì per essere usata anche dai fanti di prima linea insieme con il mitra Thompson MI con serbatoio non più a tamburo. Piero Cerati

Persone citate: Beretta, Carcano, Hitler, John Weeks, Thompson, Winchester, Winston Churchill

Luoghi citati: Novara