Bucanieri fatti in serie

Bucanieri fatti in serie L'autore di «Squalo» e la formula del successo Bucanieri fatti in serie Peter Benchley L'ISOLA Mondadori, Milano pagine 270, lire 6000 ANCORA una volta, Peter Benchley. fa giungere il terrore dal mare. La causa del terrore, però, non è più la creatura mostruosa che sale dagli abissi, lo squalo bianco di Jaios. Per garantire l'escalation dell'efferatezza, Benchley ha pensato di ricorrere a un soggetto fidato, all'essere che sta sul gradino più alto della scala dell'evoluzione: l'uomo. Anzi, tutto un gruppo di uomini e donne, che stanno nell'Isola del titolo, poco più di un sasso di un piccolo arcipelago a Sud-Ovest delle Bahamas. Per introdurli, il primo capitolo offre al letto-^ re, su una barca in mezzo al mare, un uomo decapitato e un altro pressappoco. Solo dopo questa accattivante introduzione Benchley presenta l'uomo che risolverà il mistero, sventerà là minaccia dissolverà il terrore: il giornalista Blair Maynard, alla ricerca di un servizio che lo strappi alla frustrante routine. In quella zona, legge una mattina Maynard, negli ultimi tre anni sono scomparse oltre 800 imbarcazioni e 2000 persone senza lasciare traccia. E se dessimo un'Occhiata? , Poiché il solito redattore capo miope non gli dà via libera il giornalista fa tutto da sé. Anzi: si porta pure il figlioletto dodicenne che la moglie,'da cui è diviso, gli ha affidato per il week-end. Dopo qualche peripezia, i due vengono finalmente catturati dal misterioso gruppo òhe vive, ignorato dal resto del mondo, sull'isola. Di che si tratta? Sono,' semplicemente, gli eredi dei bucanieri, dei quali si sono pure tramandati ì nomi e l'importanza all'interno del gruppo. Così, c'è l'Olonese (che è il capo), Hizzoner, basco e qualche altro. L'allegra brigata si stabilì con qualche puttana sullo scoglio inospitale nel 1671, e non si è più mossa, esecrando la corruttela del mondo esterno e rispettando un semplice quanto rigido regolamento che li confina lì. Vada sè che attaccano e depredano tutti i natanti che capitano a tiro, attenendosi alla norma «non fate prigionieri». Solo i bambini possono essere risparmiati, in quanto, non ancora infetti dai mali del grande mondo là fuori. Ma per quanto adulto, anche Maynard viene risparmiato: ha ucciso uno dei predoni che lo attaccavano, diviene perciò proprietà della donna orbata, che decide: quando sarà riuscito a renderla incinta potrà essere messo a morte. Un tempo prezioso per cercare scampo, benché colmo di problemi: non c'è solo la copula, ma anche la metamorfosi del figlio, che uh po' perché viene ubriacato e drogato, un po' perché ci prova gusto, coi bucanieri si trova benissimo e ammazza anche luì un paio di persone. I bucanieri sono così bravi che riescono a prendere persino una imbarcazione della guardia costiera cui Maynard, finalmente fuggito, era riuscito a far segnali facendo saltare la polveriera dell'isola Pur stremato, il giornalista si arrampica sulla barca preda dell'Olonese e con la mitragliatrice di bordo rimette finalmente a posto, trecento anni più tardi, l'accolta di gaglioffi. Il figlio, svaniti i fumi, si ravvede. E', naturalmente, un libro di quelli fatti in serie: formule garantite, nelle cui parole sembra già di vedere le immagini del film che seguirà. La standardizzazione è sicurezza, il cambiamento è rischio (coma è stato insegnato a ogni venditore dell'Enciclopedia Britannica o analogo prodotto, sicché la presentazione resta la stessa chiunque sia il potenziale cliente). Ma poiché si tratta di artigiani di sicuro mestiere il prodotto ha quasi sempre una sua dignità. Non è il caso dell'Isola. E' vergato, sì, sulla falsariga dello Squalo (l'attacco è praticamente identico), ma in mancanza, di un'idea veramente valida si deve buttare, per sostenersi, sul grandguignol («Elleu si sporse, cercò di parlare e solo allora si accorse che le aveva fagliato la gola») e persino sugli stilemi di certi giallacci («L'unico problema sociale, al quale Maynard si interessava era la sua ricercatrice... L'interesse di Maynard per Dena non era né fraterno, né premuroso, né attento»). Tutto inutile: il racconto si spegne nell'assurdità di questi bucanieri che non avrebbero interessato neppure la grande antropologa Margaret Mead. Chi andò a cercare i.ello Squalo l'emergere di un subconscio punitore, qui avrà meno occasioni per arzigogolare: lo Squalo era un libro astuto, Yìsola è un libro stupido. France Mimmi

Persone citate: Benchley, Blair Maynard, France Mimmi, Margaret Mead, Peter Benchley

Luoghi citati: Bahamas, Dena, Milano