Ma questo scienziato assomiglia a un guru

Ma questo scienziato assomiglia a un guru * .... Roberto Vacca discute la figura di Prigogine, premio Nobel per la fisica Ma questo scienziato assomiglia a un guru Di liya Prigogine, docente all'Università di Bruxelles, premio Nobel 1377 per la fisica, la Longanesi pubbUca in questi giorni «La nuova alleanza» (pagine 353, lire IzjOQQ) : lo scienziato illustra la sua teoria sulla termodinamica dei processi irreversibili, ne deduce ipotesi fisiche, chimiche, biologiche e anche umanistiche sull'origine della vita, ricerca le sue possibili applicazioni alla sociologia e all'economia. Il nostro collaboratore Roberto Vacca, recensisce il saggio di Prigogine e ne discute la figura di scienziato. QUESTA non è una semplice recensione. E' anche la storia di una mia esperienza intellettuale straordinaria. E' anche la storia di come formarsi un'opinione su questioni complicate sotto la spinta della grande fama di un autore e la controspinta di sintomi scostanti. n libro è una raccolta di saggi di Uva Prigogine, talora in collaborazione con suoi colleghi o assistenti. Racconta a più riprese cosa sia e come sia sorta la termodinamica dei processi irreversibili in modo da farla capire a chi abbia una cultura da primo biennio di fisica, medicina o ingegneria. Chi non arriva a questo livello farà bene a farsela spiegare o dovrà attendere un libro divulgativo più facile: infatti di questa nuova scienza si parlerà in avvenire almeno quanto si è parlato finora della teoria della relatività. La presentazione risente del carattere raccogliticcio dei pezzi. Le stesse cose sono ridette quasi con le stesse parole per due e anche tre volte o più. E' il caso delle reazioni autocatalitiche descritte a p. 22 e, di nuovo, 103,170,324. E'il caso dell'argomento sulle origini della vita e sulle condizioni per il suo mantenimento (pagine 88,110,172). Ma questi sono dettagli : la teoria è nuova e bella. Descrive aspetti del mondo che nessuna altra teoria aveva potuto spiegare prima. E' affascinante leggerla raccontata in prima persona da chi l'ha inventata. Chi abbia una cultura scientifica più alta, invece, non si accontenterà e farà bene a leggere la Introduzione alla termodinamica dei processi irreversìbili sempre di L Prigogine (Leonardo Edizioni Scientifiche, 1971). La nuova alleanza, che dà il titolo al libro, è adombrata fra le scienze esatte e le scienze dell'uomo che dovrebbero trovare una loro sintesi nei concetti di raggiungimento dell'ordine attraverso fluttuazioni. La fama di Prigogine è indiscussa La sua teoria è seria e appassionante. Dove sono, allora, i sintomi scostanti? Ce ne sono parecchi. Il primo è che La Nuova Alleanza comincia con una citazione di E. Laszlo —filosofo dei sistemi e membro del Club di Roma, come lo stesso Prigogine —le cui teorie considero quasi del tutto irrilevanti. Poi di nuovo nel testo ho trovato citati: Bergson, Nietzsche, Whitehead (della seconda maniera, quella misticheggiante) e perfino Hegel. Questi autori non mi vanno bene, perché sono tanto vaghi che dentro a si può leggere quello che si vuole, o il suo contrario. Un altro sintomo scostante è il gran numero di promesse fatte da Prigogine che la sua nuova teoria potrà servire a spiegare anche fenomeni sociologici ed eco¬ nomici n testo, infatti, non mantiene affatto queste promesse, ma indica correttamente che queste applicazioni alle scienze dell'uomo saranno probabilmente quantificabili solo in avvenire. H terzo sintomo è il più grave. Tempo fa mi hanno mandato una pubblicazione riccamente illustrata a colori del Governo Mondiale dell'IUuminismo del Maharishi Mahesh Yogi. Questo governo ha sede a Seelisberg in Svizzera e promette a ogni persona e paese del mondo che segua gli insegnamenti di purezza * e meditazione trascendentale di questo Yogi, pace e invincibilità. Maharishi promette che con la meditazione trascendentale si unificheranno in pace Germania Est e Germania Ovest, si eliminerà lo smog da Los Angeles e San Francisco e cosi via. Nella stessa pubblicazione un gruppo di foto mostra persone che meditando trascendentalmente levitano e volano. Poi a pag. 11 c'è la foto di Uva Prigogine e si dice che ha partecipato a conferenze sulla fisica e la coscienza alla Maharishi European Research University e che le sue teorie sulle strutture dissipative essenzialmente dicono la stessa cosa dei principi vedici che ispirano Maharishi Qui la mente comincia a vacillare. Può essere che si tratti della stessa persona? Non c'è dubbio alcuno. Può essere che la teoria termodi, narròca dei processi irreversibili si riveli una montatura o un'impostura? Non sembra affatto. Come è possibile, allora, che uno scienziato da Nobel — e questo Nobel cosi eccezionale — prenda sul serio dei filosofi irrilevanti o segua un impostore indiano (che se non sbaglio era anche il guru dei Beatles) che sostiene di far volare la gente? Per quanto riguarda le citazioni, che considero infelici, di Laszlo, Bergson, Nietzsche e Hegel, c'è da dire che un grande .scienziato può avere la mano poco felice fuori dal suo campo specifico di competenza. Non c'è da meravigliarsene, né da scandalizzarsene. Se mai dobbiamo meravigliarci a ragione del grande successo intellettuale di Prigogine nel suo campo la chimica-fisica! Le promesse di fruttuosa applicazione alla sociologia ed all'economia della teoria termodinamica dei processi irreversibili sono probabilmente una pura goffaggine di presentazione. Come ho già detto Prigogine anticipa soltanto che queste applicazioni potranno essere fatte in awenire. Dato l'uomo, c'è sicuramente da prendere sul serio questa opinione: poi staremo a vedere. L'ultima faccenda del Ma- harishi Mahesh, poi — a pensarci bene — non mi sembra più grave della sicura fede cattolica di certi grandi scienziati: non_la condivido, ma la considero un dettaglio. Qui c'è da aggiungere che forse la buona fede di Prigogine è stata sorpresa da questo Maharishi Dopotutto Prigogine non ha scritto da nessuna parte che crede nella levitazione di chi medita trascendentalmente. Però, anche se venisse fuori che Prigogine condivide certe idee o credenze del Maharishi ancora non ci sarebbe da scandalizzarsi troppo. Se lo può permettere. La similitudine che sorge spontanea è quella con Isaac Newton, forse il maggiore intelletto di tutti i tempi nel campo della fisica. Infatti Newton aveva strane credenze religiose e perdeva un sacco di tempo a ricostruire cronologie bibliche assurde, n suo gigantesco intelletto bilanciava l'enormità delle sue curiose credenze cervellotiche. Ora — almeno in fatto di intelletto — Prigogine si può ben paragonare a Newton: potremo, dunque, essere almeno altrettanto indulgenti per il resto, se c'è da esserlo. Roberto Vacca I lt il fii Priie I b Mh In alto il fisico Prigogine. In basso Maharishi con i Beatles

Luoghi citati: Germania Est, Germania Ovest, Los Angeles, Roma, San Francisco, Svizzera