Bocca: fu cinico ma per necessità
Bocca: fu cinico ma per necessità Bocca: fu cinico ma per necessità T.o «< Ai TVirrl io A U^UU UHI che esce da questi suoi scritti conferma o si oppone a quella emergente dalla biografia che lei ha scritto sul leader comunista? •Direi che si conferma, si rende più corposo e perfezionato il ritratto che io ho dato nel mio libro. Il ritratto di Togliatti come uno stalinista perfetto, ossia non solo uomo del terrore e deità violenza, ma anche colui che sapeva dare al potere quella veste culturale e ideologica che lo rendeva accettabile. Si conferma pure il fatto che Togliatti ebbe una parte importantissima nella lotta della Terza Internazionale contro il trotzkismo e che non esitò minimamente a fare suoi gli argomenti più brutali e diffamatori dello stalinismo, cioè l'equiparazione di Trotzky a HiÙer, del trotzkismo al nazi-fascismo. •Ma questo cinismo culturale di Togliatti che, giudicato oggi può sembrare addirittura repellente, si spiega storicamente perché la sua generazione e lui in particolare erano stati piegati — dall'esperienza nell'Unione Sovietica, negli anni fra il 1925 e il 1930 — alla convinzione profonda che non era possibile in alcun modo mettersi contro il potere, soprattutto contro il potere rappresentato da Stalin Una convinzione profonda che credo Togliatti si sia portato con sé sino alla fine dei suoi giorni anche se poi si disse che nel "testamento di Yalta" aveva riveduto le sue opinioni». — Quali sono, a suo giudizio, le rivelazioni, le novità più importanti di quest'ultimo volume di scritti? •Di grandi rivelazioni non ce ne sono. Ci sono, questo sì, dei documenti di estremo interesse. In particolare le relazioni che Togliatti mandava durante la guerra di Spagna alla segreteria della Terza Internazionale a Mosca, dalle quali viene fuori la complessità e il peso di questo personaggio, che — per quanto fosse, come dicevo, uno stalinista convinto — non rinunciava a svolgere un suo ruolo di intellettuale: e infatti in Spagna Togliatti segnala gli errori che i delegati sovietici stanno commettendo (errori di conformismo, di ferocia, di schematismo) e imposta già quella che sarà poi la politica di collaborazione nazionale in Italia (una politica, diciamo così, di cauto inizio di "eurocomunismo"). In sintesi tutti questi documenti sono assai importanti per vedere che nella politica di Togliat- ti c'era anche modernità». — Qua! è il «peso» di Togliatti nella politica del pei di questi ultimi trent'anni? •L'influenza di Togliatti è stata decisiva nel primo periodo del dopoguerra, fino al 1956. Poi lo è stata in maniera indiretta attraverso il perpetuarsi della sua persuasione profonda che, fuori dall'obbedienza e dall'alleanza con l'Urss, non ci fosse possibilità di costruire alcuna società socialista Questo ha segnato tanto nel profondo il partito comunista, che ancora oggi una politica di distacco e di autonomia dall'Urss incontra delle gravi difficoltà». A cura di Cario Sartori Staiin
Persone citate: Bocca, Stalin, Togliatti
Luoghi citati: Italia, Mosca, Spagna, Unione Sovietica, Urss, Yalta
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