Dal doppiopetto alla calzamaglia di Tilde Giani Gallino

Dal doppiopetto alla calzamaglia Dal doppiopetto alla calzamaglia ERA inevitabile che gli eroi dei fumetti approdassero tutti, prima o poi, al cinema. Ed in carne ed ossa. Cosa che non guasta trattandosi, nella fattispecie, di un bell'oggetto sessuale e maschile. Christopher Reeve, l'attore che lo impersona, è infatti un giovanotto atletico di 26 anni, con lo sguardo d'acciaio e tutti gli attributi —il petto possente, la coscia lunga,' — indispensabili perché gii spettatori maschi dai quindici agii ottant'anm possano identificarsi in lui e nelle sue imprese e le spettatrici femmine ambiscano di trovarsi nelle situazioni più perigliose, pur di essere salvate alla fin fine da lui. Tutti conosciamo la filosofia degli eroi da fumetto e le caratteristiche che ne determinano il successo. L'eroe da fumétto, ad esempio Superman, ha una mentalità semplice e conservatrice. Il suo princìpio di base è che le cose sulla Terra vanno bene così come sono e non devono essere cambiate. Tuttavia, succede spesso che si presentino, turbando questo idillio, delle novità (rappresentate di volta in volta da eventi e calamità naturali o da inventori pazzi, dotati generalmente di poteri superumani). Superman, àlias il giornalista Clark Kent, con il suo cervello che lavoraalla stregua ed alla velocità di un computer, classifica hnmediatamente l'evento o'il; genio del male in «buono o non buono», ' secondo il metodo introdotto di recente da un personaggio della nostra televisione, che ottiene grande successo, Una volta accertato che la novità che si presenta è «non buona», scatta immediatamente il piano di pronto intervento per la difesa della Terra, di cui la prima mossa è la trasformazione dell'abbigliamento di Superman, dal doppio petto e cravatta del giornalista Clark Kent alla calzamaglia con mantellina rossa, formato eroe! In questa operazione, la parte più difficile è sempre il trovare una cabina telefonica un po' appartata e soprattutto Ubera. In effetti, se Superman fosse costretto, come succede spesso a noi comuni mortali, di dover fare la coda (con la calzamaglia e la mantellina ben ripiegata sul braccio) attendendo il proprio turno alla cabina telefonica, buona parte deU'ascendente e del sex-appeal che esercita su di noi, verrebbe già a mancare. Ma Superman è sempre fortunato e, cambiato istantaneamente di veste, puòlanciarsi, giusto in tempo, a supervelocità contro il supernemico e sconfiggerlo. Poi, da eroe qua! è, ritorna con calma ai panni dimessi del cronista, con un superocchio al telex per sentire se ci sono al- tre chiamate urgenti. Pare che l'umanità abbia sempre avuto bisogno di eroi così, si chiamino Superman che sostiene l'aereo del presidente degli Stati Uniti che sta per precipitare, o si chiamino Ercole che ripulisce le stalle [di Augia: ma vedi un po' che cosa va a fare, dopotutto, un eroe. Tilde Giani Gallino

Persone citate: Christopher Reeve, Clark Kent

Luoghi citati: Stati Uniti