Superman è salvato da Einstein di Luciano Curino

Superman è salvato da Einstein Superman è salvato da Einstein Mentre «Superman» arriva nelle sale cinematografiche si moltipllcano le pubblicazioni. L'ultimo libro uscito è II romanzo di Elliot S. Maggin, «Superman: l'ultimo figlio di Krypton», èdito dalla Sonzogno (270 pagine, 5000 lire}. _ IL pianeta Krypton sta per disintegrarsi Jor-El, il più grande scienziato, salva il figlioletto lanciandolo con una piccola astronave nello spazio, destinazione Terra. Qui il bimbo ha genitori adottivi gente buona e semplice. Cresce e diventa Superman «Superman si batteva contro il crimine, interveniva a portare soccorso in caso di calamità naturali, a scongiurare disgrazie e disastri. Era capace di volare a corpo Ubero, con mezzi propri. Tanta era la sua forza che riusciva a spostare una rupe. Era invulnerabile a proiettili di qualsiasi calibro, a prova di fuoco». Le sue avventure hanno riempito fino all'inverosimile le sale cinematografiche americane, dallo scorso venerdì stanno riempiendo quelle italiane. n film è stato preceduto dal libro di Maggin, che tira nella vicenda Albert Einstein. Che ci sta a fare il grande Einstein in questa divertente assurdità? Pensiamoci bene: Jor-El, genio et anche tenero padre, non avrebbe mai spedito il suo bimbo sulla Terra senza prima avergli trovato un padrino, che badasse a lui II più grande scienziato di Krypton ha scelto il più grande della Terra. Sicché Jor-El manda un messaggio telepatico (i kryptoniani avevano facoltà che nemmeno immaginiamo) a Einstein, che sta a Princeton. Gli spiega come stanno le cose, gli dice dove atterrerà l'astronave con il bimbo. Einstein capisce e si responsabilizza. Pensa che un kryptoniano ha qualità sovrannaturali e il piccino, cresciuto, sarà capace di tutto. «Sarà compito mio fare in modo che questo superuomo non diventi un agente del Male, ma operi per U Bene. La sua presenza tra di noi dovrà essere una benedizione, non una disgrazia». Sicché sceglie come genitori adottivi dell'orfanello kryptoniano una coppia molto qualunque, semplice e mite. Perché? La risposta è nelle ultime pagine del libro. Venticinque anni dopo la morte di Einstein, Superman può leggere il messaggio che lo scienziato gli ha lasciato per spiegare la sua origine. «Appresi — spiega Einstein — che Krypton era governato da un consiglio di scienziati illustri, e che la gente più rispettata sul vostro pianeta era quella che si dedicava ad attività creative: inventori, artisti, poeti, filosofi». Sulla Terra, però, non è cosi «La nostra morale pone al primo posto la bontà e l'onestà, non il successo». Basta guardarsi attorno per vedere che questo non è sempre vero, che la nostra morale è spesso quella della giungla. Comunque, il grande Einstein aveva nobili princìpi e il suo messaggio continua: «Ragionai quindi che, se dovevi crescere fra noi, era megUo che tu crescessi presso una famiglia di gente sempUce, e che venissi allevato da genitori che non spiccassero per quaUtà intellettuali né per U successo ottenuto, bensì per la loro onestà e gentilezza d'animo». Come nelle vecchie fiabe, anche Superman, favola fantascientifica, finisce dtmque in morale. 1 - Luciano Curino

Persone citate: Albert Einstein, Einstein, Elliot S. Maggin, Sonzogno