L'alba dell'uomo è sempre più lontana

L'alba dell'uomo è sempre più lontana Come l'origine della specie si è spostata da 4 mila a 3 milioni di anni fa L'alba dell'uomo è sempre più lontana # I UANTi anni ha ruomor un importante ritrovamento di un antropologo americano, il prof. Donald Johanson, preside dell'istituto di antropologia fisica dell'Università del Cleveland (Ohio), farebbe datare l'origine deHa nostra specie a 3-4 milioni di anni fa. Johanson ha infatti scoperto in Etiopia, lunga il fiume Awash, i resti di una necropoli e tra questi uno scheletro fossile di donna, integro a! 4C%: esso sì presenta come un corpo di tipo umano con cranio scimmiesco, di bassa statura (un po' meno di un metro e venti), con le bracci? più lunghe delts nostre ma più corte di quelle delle scimmie antropomorfe. A suo parere si tratterebbe dHla spe¬ cie umana più antica e primitiva di cui si sia finora trovata traccia. La notizia, giudicata sensazionale da alcuni antropologi americani, accolta da altri con molta maggior cautela, riporta all'attenzione dell'opinione pubblica il dibattito sull'evoluzione seìi'ucmo, le sue forme e le sue fasi. Quale è lo stato degli studi scientifici in materia? Lo abbiamo chiesto a uno degli specialisti italiana il prof. Francesco Fedele, direttore dell'unità di preistoria e paleoecologia umana presso l'istituto di antropologia dell'Università di Torino, docente di antropologia e direttore dell'Istituto di scienze antropologiche all'Università di Sassari. p Ricostruzione ideale della testa dell' uomo di Neandertal

Persone citate: Donald Johanson, Francesco Fedele, Johanson

Luoghi citati: Etiopia, Neandertal, Ohio, Sassari