Premi: un po' di giustìzia, però

Premi: un po' di giustìzia, però Premi: un po' di giustìzia, però Alla fine della stagione, un premio importante per Mario Rigoni Stero, che ha vinto il «Bagutta» con il romanzo Storia di Tònle, edito da Einaudi II più antico premio letterario italiano ha voluto ricordare uno scrittore periferico, quasi di frontiera, sensibile ai temi della terra e di una umanità che, nella terra, trova le proprie ragioni di vita. Singolare coinci¬ denza: alcuni giorni prima, un altro scrittore «della terra», cantore del mondo contadino e delle sue tensioni morali Nuto Revelli, ha ricevuto il premio Pozzale-Luigi Russo, per l'opera II mondo dei vinti, anch'essa pubblicata da Einaudi. Quando sono ormai lontane le battaglie per il Campiello, lo Strega e gli altri premi maggiori, spenti gli echi di polemiche legate a premiazioni impreviste o ad esclusioni clamorose, si premiano due scrittori appartati, per i quali l'esercizio letterario coincide con la vita. fi tardive riconoscimento a Revelli il premio a Rigoni Stern, colmano due lacune; e' ne lasciano tante altre. Non sono pochi nel corso della stagione passata, i libri di valore Ignorati o esclusi dal- la kermesse dei premi pur così generosa nella distribuzione. Basterà citare Candido di Sciascia, Fratelli di Carmelo Samonà, U giocatore invisibile di Pontiggia, Il pianeta irritabile di Volponi, lì sommergibile di BaccheUì, La vita interiore di Moravia, Pontificale in San Marco di Elio Bartolini U pataffio di Malerba, Delirio di Barbara Alberti E l'elenco potrebbe continuare. .Disattenzione dei critici? Giochi precostituiti? Sottili alchimie e dosaggi di sigle editoriali? Sono ipotesi possibili espressioni di un costume difficile da scalfire. Peccato però lasciare in orrVbra proprio gli scrittori che danno più consistenza alla narrativa italiana. o. g. UDINE — Dino Coltro con il saggio Paese perduto, edito da Bertani ha vinto il premio letterario nazionale «Nonino risit d'aur». TI libro è una attenta documentazione della cultura popolare, che, attraverso la raccolta di favole, proverbi, tradizioni, mette in risalto il valore e l'attualità della civiltà veneta. Nella sezione riservata ai giornalisti, il premio è stato assegnato a Ulderico Bernardi per gli articoli pubblicati sugli «Annuali detta* scuola superiore delle comunicazioni sociali» e sul Corriere della Sera del 5 febbraio scorso. La giuria, presieduta da Mario Soldati, era composta da Elio Bartolini, Gianni Brera. Morando Morandini, Giulio Nascimbeni. padre Davide Maria Turoldo e Amedeo Giacobini. FIRENZE — Il premio nazionale «Vallecorsi» 78 per il teatro è stato assegnato a Mario Mattolini per il testo Ci sono più cose. Enzo Giacobbe, autore di Una ragazza vestita di sole, ha vinto il premio «Carlo D'Angelo^ La commissione giudicatrice era presieduta dal regista Umberto Benedetto. VENEZIA — Mario Za-, notto, con il racconto Vivere stanca, ha vinto il premio letterario di narrativa «Il graffito d'oro», riservato a medici scrittori. ROMA — Paolo Chiarelli dei corriere della Sera, Ugo Mannoni di «Paese Sera» e Giuseppe Matarazzo del TG 2 sono i vincitori dei premio «Senigallia - Cronista dell'anno» per il 1978. Sono stati ricevuti dal presidente Pertim in Quirinale, insieme con i rappresentanti dell'Unione nazionale cronisti. L'AQUILA — E' bandito il ^premio letterarie «Fucino», aperto a scrittori e poeti di ogni nazionalità ed articolato in dieci sezioni (poesia, narrativa, saggistica, critica, teatro, ecc.). Informazioni e bando possono essere richieste alla segreteria del Premio, 67056 Luco dei Marsi.

Luoghi citati: Firenze, L'aquila, Luco Dei Marsi, Roma, San Marco, Senigallia, Venezia