Battaglie di giganti nell'olimpo del basket

Battaglie di giganti nell'olimpo del basket Personaggi e tecniche di uno sport poco popolare Battaglie di giganti nell'olimpo del basket Aldo Giordani TECNICA E TATTICA DEL SUPERBASKET Rusconi, Milano 176 pagine, 13.000 lire IL basket è sport complesso, è sport di élite: non è divinamente epidermico come il football, è invece ingrato (anche se fascinoso) come la speculazione. L'essere nato nella "scuola" è il suo vanto, il suo marchio di fabbrica; ma anche il suo limite. Lo possono praticare tutti. Non tutti lo possono "capire". Ma forse è meglio così». Con queste frasi Aldo Giordani spiega l'esigenza di acquistare (o migliorare) una adeguata «capacità di giudizio» per lo spettatore della pallacanestro, per chi segue più o meno da vicino le battaglie dei giganti Talvolta le partite di basket sembrano noiosi balletti di maxi-uomini (e maxi-donne), che riempiono e svuotano canestri con trop- ► pa frequenza per fare notizia e troppa abilità per provocare tifo: ma appaiono tali solo all'osservatore distratto, poco informato e molto frettoloso, a quel tipo di pubblico che uno sport appunto di élite una volta avrebbe lasciato estraneo ai propri riti e che si cerca invece adesso di conquistare, di «istruire». Dopo aver visto con occhio professionale sei Olimpiadi e dodici campionati d'Europa, Giordani, giornalista e telecronista di basket, ha quasi fatto i conti con se stesso, tirando fuori un'altra opera dalla sua serie di lavori, una «panoramica» vasta e profondo, insieme. La tecnica e la tattica, gli aneddoti e le statìstiche, le frasi famose degli allenatori «made in Usa»: uno sintetizzava in tre parole, con messaggi cifrati tipo «verde, quercia e volpe» oppure «rosso, pino e leone» le disposizioni tattiche (i giocatori capivano al volo che la prima frase significava «in attacco doppio pivot, in difesa zona e cerchiamo di giocare più veloce»/ Se avete ricevuto solo impressioni epidermiche dal basket ammirato in televisione; se ritenete goffi e rozzi questi atletoni che —per colpa di ghiandole troppo generose o troppo distratte — si ritrovano con muscoli e centimetri e chili in dosi «extra», basta sfogliare queste pagine per capire meglio il fascino del basket. Magari guardando solo le foto, ben 131 (molte a colori), quasi una per ogni pagina: coglierete così le fasi più spettacolari del gioco, la bellezza del gesto atletico coi relativi trucchi, riconoscerete i personaggi della pallacanestro internazionale, dal «divino» Sergei Belov al «grande orco» Tkachenko, dal corazziere Dalipagic al pieveloce Marzorati alle «gigantesse» del basket femminile, tutte (anche Mabél Bocchi) piccolissime vicino a Uliana Semionova, elefantesca sagoma di 2 metri e 13 per 120 chili della Nazionale sovietica. Chi ama le statistiche trova lucide spiegazioni del «rapporto palloni giocatipunti segnati»; chi si preoccupa delle implicazioni psi¬ cologiche trova i vari aspetti del «mestiere» di giocatore, tifoso e arbitro. E ci sono pure gli «slogans» per i giovani giocatori, tipo questo: «Lo schema tattico nel basket è come il budello di ghiaccio di una pista da bob: esso costituisce un tracciato d'obbligo, ma dentro di esso è l'abilità del guidatore (e dunque del giocatore) quella che uuiii/<a». Antonio Tavarozzi

Persone citate: Aldo Giordani, Antonio Tavarozzi, Mabél Bocchi, Marzorati, Rusconi, Sergei Belov, Tkachenko

Luoghi citati: Europa, Milano, Usa