Lullo, santo e alchimista inquieto di Carlo Carena

Lullo, santo e alchimista inquieto Apptewèm&cniche dell'amor cortese alla mistica religiosa Lullo, santo e alchimista inquieto Raimondo Lullo IL LIBRO DELL'AMANTE E DELL'AMATO Traduz. dì V. Passeri Pignoni Editrice Città Armoniosa Reggio Emilia 103 pagine, 2000 lire QUESTO libretto d'un fascino singolare e d'un complesso interesse ci giunge da una modesta casa editrice di nome Città Armoniosa, che porta nel suo marchio una rondine e la scritta «Carmina non dant panem». Mai editore fu più onesto, fin dalla facciata, coi suoi autori Anche se poi la descrizione dell'operetta contenuta nel volume, in quarta di copertina, cede un po' all'andazzo dei più, descrivendone l'autore, Raimondo Lullo, come un punto fermo della cultura europea e mondiale. Col che si rischia di offuscare la freschezza tutta ombrosa, penetrante e patetica del Libro dell'amante e dell'amato, un'isola galleggiante sulle acque torbide della mistica. Raimondo Lullo, maiorchino, teologo e missionario, filosofo arabeggiante, conoscitore di lingue e di scienze, reputato maestro di alchimia, santo controverso della Chiesa cattolica, da giovane era stato uno spericolato cavaliere e aveva praticato la trobadoria. Convertito per illuminazione divina e diventato il «dottor illuminato», lasciò quel suo juglar mundanal; e nella sterminata selva dei suoi trecento volumi di logica, di scienza, di dialettica, di etica, accusati di razionalismo ma non meno intinti di agostinismo, spiccano alcuni romanzi allegorici lunghi anche quattro volte il Don Chisciotte, che, come si sa, non è uno scherzo nemmeno lui In uno di questi inserito nella storia in parte autobiografica e certo presuntuosa di uv giovane che dopo altre esperienze diventa monaco, abate, vescovo, e infine papa, sta il Dialogo dell'amante e dell'amato, romanzetto dialogico a sua volta, bouquet che l'Anima offre a Dio, ma anche un Uomo alla sua Donna, in un secondo juglar de Dios. Il giovane cavaliere che entrava nelle chiese a cavallo per inseguire le dame che tentavano di sottrarsi alla sua corte, l'esperto d'amor cortese trasferisce ora alla mistica religiosa tutte le tecniche, i luoghi comuni, i sentimenti le immagini d'un canzoniere amoroso nato fra la Catalogna e la Provenza, e ulteriormente illeggiadrito dal colorismo dell'Islam. Lontana dalle follie amorose dell'estasi teresiana e dalla pedanteria d'un Seicento casuistico o d'un Ottocento zuccheroso, l'Anima di Lullo si getta in Dio come ai piedi della Dama. Il contorno dei suoi sospiri e delle sue ascesi sono i verzieri popolati di uccellini canori, attraversati da musici da pellegrini da giocolieri. Lo slancio si frantuma in contrasti retorici, in costruzioni cerebrali; i sentimenti sono ipo¬ statizzati con le metafore, i sensi lottano o si armonizzano secondo ben note opposizioni. Così la lettura si punteggia di memorabili sortite: L'amore è un mare sconvolto dalle onde e dal vento senza porto né riva. L'Amante perisce nel mare e nel suo pericolo periscono i suoi tormenti e giunge al culmine di perfezione la sua vita... Domandarono all'Amante: "Dove vai?". E rispose: "Vengo dal mio Amato". "Da dove vieni?". "Vado dal mio Amato". "Quando tornerai?". "Resterò con il mio Amato". "Quanto tempo resterai col tuo Amato?". "Tutto il tempo in cui dureranno in Lui i miei pensieri"... L'Amato venne a cercare ospitalità nella casa dell'Amante, che gli allestì un giaciglio di pensieri, e gli furono serviti pianti e sospiri. E l'Amato pagò l'ospitalità all'Amante con i ricordi... Cantavano gli uccelli all'alba e si destò l'Amante. Cessarono il loro canto gli uccelli e l'Amante morì nell'alba per il suo Amato...». Quelle che l'autore voleva fossero solo 366 brevi meditazioni, una per ogni giorno dell'anno, anche bisestile, sif trasformano ai nostri occhi profani in un canzoniere talora adduggiato dalla tecnica ma non dalla fredda religiosità, più spesso volante su su per i rami degli orti cortesi, per le torri e le guglie, in quell'ansia continua che neppure la rassegnazione del servizio trobadorico può nascondere e la fede cancellare. Carlo Carena

Persone citate: Carmina, Don Chisciotte, Lullo, Provenza, Raimondo Lullo

Luoghi citati: Catalogna, Reggio Emilia