Allora Polibio creò la lumaca meccanica di Ferdinando Albertazzi

Allora Polibio creò la lumaca meccanica Invenzioni dall'antichità ad oggi Allora Polibio creò la lumaca meccanica Autori Vari LE INVENZIONI E LA CIVILTÀ' Edipem, Novara 239 pagine, 14.000 lire IDEATO soprattutto per offrire agli studenti impegnati nelle «ricerche» un agile strumento di consultazione, Le invenzioni e la civiltà è un volume che descrive e illustra, in successione cronologica, le invenzioni che hanno caratterizzato alcuni momenti fondamentali del divenire della civiltà. Ognuna delle 117 voci — dall'origine della tecnica ai satelliti artificiali — è trattata schematicamente in due pagine, complete di un repertorio iconografico che la «visualizza» convenientemente. Il punto di partenza scelto dagli autori è il Neolitico, il periodo che comprende i circa sei millenni —da diecimila a quattromila anni fa —in cui l'uomo, attraverso il progressivo perfezionamento delle tecniche agricole e la conseguente modificazione della propria quotidianità, abbandonò la vita nomade e cominciò a costruire villaggi di capanne. Le prime voci sono perciò relative alla rivoluzione neolitica, agli strumenti per il sostentamento e alle più usuali attività dell'uomo. Il materiale è strutturato in modo da consentire, oltre l'indicata lettura cronologica che potremmo dire «verticale», anche una lettura «orizzontale», attuabile organizzando alcune voci in argomento, in «tema». Infatti si può per esempio seguire l'evoluzione della ruota nell'invenzione della ruo • ta idraulica, nella meccanizzazione dell'agricoltura e nell'impiego dei motori eie, trici. Similmente, è possibile considerare in un continuum le macchine belliche, quelle per il sollevamento e, via via, le macchine agricole, aritmetiche, a vapore, utensili, tipografiche, da cucire e da scrivere: tutte voci che, nell'insieme, rendono l'idea di macchina, certamente tra gli elementi capitan del rapporto invenzioni-civiltà. Alcuni temi sono inoltre considerati specificamente come invenzioni: all'interno di questi viene messa in risalto la portata sociale di strutture e di mezzi magari non ideati per un'utilizzazione in un complesso organico. «La conservazione degli alimenti» ne è un esempio: la descrizione spazia dal frigorifero domestico alle gigantesche celle frigorifere, adibite alla conservazione di tonnellate di derrate alimentari, ma non trascura neppure invenzioni quali la disidratazione del tuorlo d'uovo, realizzata da La Mont nel 1878 con autoclavi e ima pompa per produrre il vuoto spinto. Pregevole riesce poi la presentazione didattica di certi argomenti. Indichiamo, per tutti, «La nuova metallurgia»: uno schema assai chiaro consente al lettore di seguire i passaggi essenziali della trasformazione di un deposito di bauxite in alluminio. Non mancano neppure voci come «Automi e automatismi», che illustrano come, nella linea evolutiva di un'invenzione, si possa passare da un bizzarro divertimento a meccanismi capaci di sollevare l'uomo da estenuanti e ripetitivi dispendi di risorse. Difatti si comincia con la lumaca meccanica di Polibio e la famosa anitra automatica di Vaucanson, di grandezza naturale, in grado di camminare, muovere le ali, il collo e la testa, e di imitare funzioni vitali come la digestione. Si passa quindi ad automatismi del tipo di quelli applicati alle macchine per l'industria tessile, atti a controllare le lavorazioni e ad aumentare la velocità di produzione del manufatto. Ferdinando Albertazzi

Persone citate: Autori, Mont

Luoghi citati: Novara