Rilke tra Praga e Trieste

Rilke tra Praga e Trieste Era presente al convegno l'esule Goldstucker Rilke tra Praga e Trieste TRIESTE — Nella cornice del castello di Duino presso Trieste si è aperto il 28 settembre il sesto convegno internazionale su Rainer Maria Rilke (1875-1926). Promosso dal principe Raimondo Della Torre e Tasso, presidente del centro studi «Rainer Maria Rilke e il suo tempo» e coordinato da Claudio Magris. il convegno verteva quest'anno sul tema «Rainer Maria Rilke e il mondo slavo», un aspetto particolarmente interessante dell'arte di un poeta nato in una città come Praga, in un periodo in cui l'irredentismo ceco minacciava di sconvolgere la già difficile convivenza slavo-tedesca. E convegno è stato aperto da Eduard Goldstueker. studioso di Kafka e presidente dell'associazione degli scrittori cechi a Praga nel 1968, attualmente a Londra, con una prolusione intitolata «H retaggio praghese di Rilke». E' stato messo in evidenza come in una città in cui la popolazione tedesca intorno al 1900 costituiva una esigua monoranza, che manteneva tuttavia le leve del potere, il giovane Rilke, di madrelingua e di educazione tedesca, si sentisse particolarmente attratto dall'architettura della vecchia Praga e dalla musicalità di un linguaggio che sentiva intorno a sé e che pure non sapeva parlare. Condizione, questa, comune a molti scrittori austriaci dell'inizio del secolo. E' stata sottolineata anche l'estrema disponibiltà di Rilke nei confronti di culture che non fossero quella tedesca, come testimoniano le sue continue peregrinazioni e la suggestione che esercitò su di lui la Russia nei suoi viaggi. Il convegno ha continuato i suoi lavori a Trieste, nella sede deì Circolo della cultura e delle arti, con la relazione del prof. Herman Meyer dell'università di Amsterdam sui motivi esotici nell'opera di Rilke e la relazione di Zdenko Skreb dell'università di Zagabria sulla presenza di Rilke nella vita letteraria croata. Il convegno si è concluso il 29 settembre nel castello di Duino con la relazione di Victor Zmegac, sulle tendenze generali della ricezione del linguaggio rilkiano. Particolarmente significativo è stato l'intervento nel dibattito di Eduard Goldstuecker, che ha fornito una testimonianza umana estremamente toccante sul ruolo e la posizione degli intellettuali nella cultura cecoslovacca e sul loro apporto determinante alla demistificazione dei tabù staliniani e alla erezione di una società socialista a misura d'uomo. L'accenno alla situazione odierna è stato accolto con particolare emozione dai presenti, tenendo conto che Goldstuecker, fra i principali promotori della rivoluzione culturale praghese, vive oggi in esilio a Londra. Lia Felice