Per fare scuola, bisogna passare di qui di Luciano Genta

Per fare scuola, bisogna passare di qui Una mappa dei problemi educativi che devono affrontare insegnanti, genitori e studenti Per fare scuola, bisogna passare di qui L5 ISEDI, noto soprattutto per le sue collane di testi economici e scientifici, inizia la pubblicazione di una «Enciclopedia della scuola» in dodici volumi: sono in libreria i primi tre a lire 5000 l'uno, gli altri usciranno tutti entro la primavera '79. Vi hanno collaborato diversi tra i più noti esperti italiani in pedagogia (Cives, Lombardo Radice, Tornatore, Visalberghi) ed inoltre psicologi, sociologi, economisti, politici, funzionari del ministero della P.I.. ecc. coordinati da un «comitato scientifico» composto da Avveduto, Broccoli, Corda Costa, Martinelli, Pontecorvo. L'opera affronta i principali problemi della nostra scuola attraverso saggi monografici che si possono raccogliere attorno a tre grandi «arce»: strutture (storia, organizzazione, legislazione della scuola; rapporti col territorio, l'ambiente sociale, il mercato del lavoro): studenti (cultura giovanile, processi di socializzazione, psicologia dei rapporto educativo); insegnamenti (teorie dell'apprendimento, contenuti, metodi, strumenti didattici, ecc.). Non è un dizionario alfabetico di concetti e definizioni da consultare ma una mappa delle questioni educative sul tappeto con cui ogni giorno fanno i conti gli «operatori scolastici», insegnanti e studenti, genitori e amministratori locali. Scopo degli autori è soprattutto informare e documentare in modo critico, fare il punto del dibattito in corso e tracciare prospettive di riflessione e d'azione. Con chiarezza di linguaggio e rigore nell'analisi c'è in sintesi la «cultura delle riforme» che si è venuta elaborando negli ultimi anni da parte della «sinistra pedagogica». Questi caratteri dell'opera emergono evidenti già dai volumi pubblicati: uno, di taglio sociologico, su «Socializzazione e cultura giovanile», curato da Martinelli, e altri due più didattici, intitolati «Insegnamenti: strutture e processi», con un attualissimo scritto di La Malfa Calogero sul rapporto tra formazione generale e pro¬ fessionale nella secondaria, e «Insegnamenti: contenuti e metodi» in cui Tornatore, Maragliano, Lombardo Radice ridefiniscono con precisione significati e funzioni di concetti spesso rimasti slogans, mal assimilati e peggio applicati. E' preoccupazione comune degli autori insistere sulla necessità di approfondire i fondamenti teorici della didattica: «guai a un educatore senza teorie». In tempi di riflusso e di abbandono, alla vigilia di tanto sospirate riforme, per quanto lacunose si preannuncino, è forse questa la strada giusta per ritrovare i risultati positivi del lavoro già fatto e anche la fiducia nel cambiamento. Luciano Genta