Ritorna D. H. Lawrence il profeta dell'eros di Nico Orengo

Ritorna D. H. Lawrence il profeta dell'eros Ritorna D. H. Lawrence il profeta dell'eros Usciranno in Italia alcuni saggi dell'autore di «Lady Chatterley» allora diciamolo chiaro: il sesso e la (( bellezza sono una covi sola, come la fiamma e il fuoco». A d'rio chiaro è D. H. Lawrence, in uno dei saggi sul sesso e l*amore che fra il 1918 e il 1921 ha pubblicato su varie riviste inglesi, e che stanno per uscire per la prima volta in Italia da Mondadori, in un volume a cura di Stefano Zecchi, autore anche del saggio introduttivo. • - I titoli dei saggi vanno eia Amore a Sesso e amorevolezza, da Abbiamo bisogno Vuno dell'altro a Amore una volta era bambino, e mettendo insieme frammenti e righe, passaggi e citazioni, si costruisce e ricostruisce in tutte le forme possibili la teoria di Lawrence sul sesso come calore, energia solare, natura libera e vincente. Contro Freud Nemico di ogni psicoanaks: che tenda a razionalizzare e regolamentare gli impulsi sessuali. Lawrence se la prende ogni volta che può col dottor Freud: «La sventura della nostra civiltà deriva dall'odio morboso che proviamo per il sesso. E un esempio lampante dell'odio micidiale che proviamo per ii sesso è rappresentato dalla psicanalisi di Freud. Una dottrina che reca in sé una paura morbosa della bellezza, della bellezza "virente", e provoca l'atrofia delle nostre facoltà intuitive e della nostra coscienza». Negando ogni valore ai cosiddetti canoni classici della bellezza per uomini e donne, lo scrittore inglese spregia Lillìan Gish e Rodolfo Valentino, e afferma che soie una forte carica di sex appeal rende una donna veramente attraente e amorevole: «Una donna attraente ispira amore solo quando il fuoco del sesso si desta puro e delicato in lei e riverbera sul suo viso e attizza il fuoco in me». Sesso come espressione di natura e libertà, disprezzo per la psicanalisi rifiuto della bellezza nel senso tradizionale del termine: tutto questo, unito a un'esistenza personale di vagabondo e disadattato, nemico di tutte le convenienze sociali, marito di una donna bellissima e irrequieta, fa di D. H. Lawrence un precursore di tanti movimenti giovanili nati negli ultimi anni, dai primi hippies fino agli ultimi indiani che avrebbero potuto benissimo aggiungere alle loro lapidarie scritte sui muri delle città questa frase di Lawrence: «Se fate una rivoluzione, fatela per divertimento». Un altro Filzgerald, dunque, un altro autore da penarsi nello zaino e scambiarsi lungo le autostrade o in riva agli oceani. Invece, stranamente, finora è stato scarsamente adottato da questi suoi figli inconsapevoli, e se in America, patria di tutti i sussulti e gli scopi di creatività giovanile, Lawrence sta attraversando un nuovo periodo di grande fortuna, non è sui fogli volanti del Greenwich Villase o della West Coast. ma sui settimanali letterari dell'establishment, dal «New York Times Book Re\ie*» a «The New York Review of books». che gli dedicano caricature e riletture, profili biografici e ripensamenti critici. Ma ;-»asEa leggere qualche pagina a caso da un suo romanzo, che sia Lady Chatterley o Donne in amore. Figli e amanti o II pavone bianco, per intuire il motivo di questa scarsa presa sui giovani lettori: tanta ansia di luce e leggerezza, da venti tiepidi e profumati, cade sulla pagina appesantita dal piombo di un intellettualismo tenace e soffocante che riveste ! icorpi in movimento, carezze e sospiri di uno stile oscuro, contorto, lontanissimo dall'atmosfera che vorrebbe evocare. E se con grande fatica ci si addentra fra le riehe di Ladv Chatterlev, oggi che il romanzo ha perso la sua carica provocatoria, si scopre una vicenda sessuale che di solatio ha ben poco. Non a caso Mellors è un guardacaccia, anziché un marinaio, e vive in un bosco, anzi, quasi sotto un bosco; lui e Lady Connic creano immagini erotiche ripetitive ed elementari, nascosti in una capanna o fra fitto fogliame: invece di assomigliare ai voli di gabbiani, al movimento delle onde sugli scogli, a una brezza fra i rami di pesco, diventano funghi umbratili, umido muschio che prospera negli angoli più bui j della foresta. ■ Parole giuste I Ma anche per uno scrittore più morbido e i sfaccettato di Lawrence sarebbe stato arduo, | nel 1926, trovare le parole giuste per dare la 1 forma a un pensiero così in contrasto con § l'ambiente che lo circondava. E in ogni tempo 3 è sempre stato comunque più facile per un I musicista o un poeta, per Mozart o per Penna, esprimere la gioia di una sensualità naturale. Non sorprende, allora, che questi ragazzi lontanissimi pronipoti di Mellors e Connie, con le facce disincantate di De Niro e Brooke Shields. cerchino di vivere mettendo in pratica il «messaggio» di Lawrence, ma comunichino fra di loro con poesie e canzoni più che con stralci di romanzo, e affidino l'espressione di una nuova civiltà sessuale più a David Bowie che a Miller, più a Patt Smith che a Erica Jong. Nico Orengo

Luoghi citati: America, Greenwich Villase, Italia, Mondadori, New York, Sesso