economia

economia economia Lorenzo Robotti e Giorgio Galeazzi STRUTTURA DELLA FORZA LAVORO E SVILUPPO ECONOMICO Il Mulino. Bologna 212 pagine. 6000 lire fb.g.) lì volume nel quale sono raccolti : due saggi di Robotti e Galeazzi fa parte di una serie di pubblicazioni che raccolgono i risultati di una ricerca condotta presso la facoltà di Economia e commercio di Ancona sull'utilizzazione della forza lavoro in Italia nel quadro del- in te grazie «*» internaziona¬ le. L'an Robotti si basa su serie storiche di lungo periodo, ponendo a confronto l'andamento del mercato del lavoro italiano con quello di altri Paesi di antica industrializzazione, e riconsiderando, alla luce anche di questa comparazione, le di-' ^relazioni avanzate per spiegare la caduta dei tassi d'attività in Italia dal 1950 in poi. Lo studio di Galeazzi. che parimenti si muove in uno scenario internazionale, esamina gii andamenti della forza lavoro in rapporto alle trasformazioni indotte dallo sviluppo economico, per verificare l'esistenza di elementi di uniformità nei comportamenti nei vari paesi e la posizione quindi dell'Italia nel contesto in- Entrambi i lavori portano alla conclusione che l'economia italiana si colloca a un livello intermedio fra i paesi più sviluppati e quelli ancora in ritardo, partecipando a fenomeni peculiari di entrambe le due situazioni. TV cumentazione e la ricchezza di spunti e di segnalazioni di approfondimenti empirici ancora da campiere, e insieme l'accurate2za metodologica posta nell'affrontare problemi delicati, come quello della confrontabilità dei dati statistici internazionali. Gastone Cottino (a cura di) RICERCA SULLE PARTECIPAZIONI STATALI Voi. ili: L'esperienza straniera Einaudi, Torino 399 pagine, 18.000 lire (b.gj Questo t^rzo volume, che completa la ricerca diretta da Gastone Cottino sul sistema delle Partecipazioni Statali, presenta, come già i due precedenti, una sua specifica autonomia. Diretto ad affrire una panoramica dell'imprenditorialità pubblica — considerata soprattutto sotto il profilo giuridico — in diversi Paesi europei, esamina sei casi: Germania. Gran Bretagna. Francia. Spagna. Olanda e Svezia. In ciascuna sezione si ricostruiscono la genesi e l'evoluzione delle forme di intervento dello Stato nell'economia attraverso lo strumento dell'impresa, per giungere alla presentazione dell'assetto attuale e dei maggiori problemi che esso comporta. Si tratta di esperienze di- )>Cl Ol, iiL .ili lUi :j Ui igiliC c :icj moduli organizzativi assunti, che storicamente si sono però venute assestando intorno ad una serie di motivazioni sostanzialmente comuni, cui può essere ricondotto anche il caso italiano: governo della congiuntura, impu il 5 olii-. CT-ilnnnn quilibrio strutturale e territoriale, politica anti-monopolistica, interventi di salvataggio. Comuni sono anche le problematiche, e tra queste essenzialmente la difficile ricerca di un punto di equilibrio fra efficienza ed economicità della gestione e finalità sociali, fra autonomia dell'impresa e responsabilità di direzione politica. Posta in questo quadro, preciso nei tratti e ricco di i ti formazioni. la situazione italiana, che pur conserva una sua peculiarità, appare assai meno anomala di quanto comunemente si pensi. ' l'impresa pubblica risulta essere ormai elemento costitutivo delle moderne economie occidentali. Giancarlo Pola e Mario Rey (a cura di) FINANZA LOCALE E FINANZA CENTRALE Il Mulino. Bologna 375 pagine, 10.000 lire (beppe gatti) Solo in anni recenti il tema della finanza locale ha richiamato in Italia l'attenzione non solo degli econornistL ma di un più vasto pubblico. Il dissesto toccato dai Comuni prima dei recenti interventi governativi (i cosiddetti «decreti StammatU 1 e 2) è all'origine di questa nuova attenzione, la quale però non sempre ha saputo cogliere tutta la massa di problemi che stava dietro il mero dato finanziano: questioni socio-politiche relative alla partecipazione ed alla responsabilizzazione dei cittadini e degli amministratori: questioni istituzionali di rapporto fra i diversi livelli di governo, di competenze e dimensioni degli Enti locali: questioni economi- nhp Hi onvpmn rifalla noli tinsi fiscale: questioni infine di tecnica amministrativa e gestionale, in relazione alla produzione di beni e di servizi da parte dei Comuni e delie Province. Fra gli stessi studiosi delle discipline coinvolte — direttamente o indirettamente — nel discorso sulla finanza locale, il dialogo non è sempre stato facile ed intenso, e come riflesso di questa situazione sul piano politico siamo oggi in presenza di iniziative di riforma dell'ordinamento istituzionale da un lato e dell'assetto finanziario dall'altro, con una impressionante mancanza di coordinamento fra due materie che pure sono fra loro interdipendenti e reciprocamente funzionali. Non si può dunque che salutare favorevolmente l'antologia curata da Giancarlo Pola e da Mario Rey. Articolata in quattro sezioni (articolazione delie funzioni e dei livelli di governo, il caso italiano, la finanza di trasferimento, problemi e prospettive di una finanza locale autonoma) offre un'intelligente selezione di testi che inquadrano la specifica esperienza italiana in una più generale riflessione teorica. L'introduzione dei curatori ha il pregio non solo di richiamare i diversi approcci al tema della finanza locale, ma insieme di evidenziare le implicazioni politico-istituzionali dei diversi quadri di riferimento, rendendo in tal modo più facilmente padroneggiabile la problematica finanziaria a quanti non siano specificamente versati nella scienza economica. Un libro insomma non riservato agli iniziati, che contribuisce a riannodare le fila di un discorso oggi troppo fram-