critica letteraria

critica letteraria critica letteraria DE SANCTIS E IL REALISMO Giannini, Napoli, 1598 pagine, 25.000 iire (antonio ghirelli) L'editore Giannini ha raccolto in due volumi di grande mole, ma assai semplici ed eleganti, le 63 relazioni che furono tenute da docenti italiani e stranieri, taluni di chiara fama come Augusto Del Noce, Giorgio Bàrberi-Squarotti, Denis Mack Smith. Vittore Branca, Pompeo Giannantonio. Carlo Ghisalberti, Giuliano Manacorda e molti altri, al c jnvegno su « Francesco De Sanctis e il realismo», tenuto a Napoli nel mese di ottobre dell'anno scorso. Il convegno fu i ecompagnato da una vivace polemica, che non investi tanto il suo significato scientifico, quanto il sottofondo politico che gli venne attribuito da chi accusava il magnifico Réttoredell'universitàdi Napoli, Cuomo, di averlo patrocinato nel contesto di un disegno di restaurazione. Erede di Tesauro, a suo tempo indistruttibile esponente dell'establishment accademico più moderato (per non dir peggio), il prof. Cuomo è in effetti anch'egli legato a posizioni di potere democristiano e di tipo conservatore ; ma va pure ricordato che il fronte dei docenti di opinioni più avanzate non si mantenne affatto compatto nel rifiuto, ed offri anzi più di un contributo determinante al successo del convegno. In ogni caso, la pubblicazione delle relazioni e degli interventi nei due volumi dell'editore Giannini costituisce materia assai preziona di riflessione per gli studiosi dell'opera, della vita e dell'insegnamento del grande critico irpino. Come precisa lo stesso magnifico rettore nel saggio introduttivo, che segue un indirizzo di saluto del sindaco Vaienzi e del presidente dei consiglio regionale campano avv. Gomez d'Ayala, entrambi comunisti, i due volumi corrispondono alla suddivisione dello stesso convegno in due sezioni, quella filosofico-letteraria e quella storico-politica. Gli interventi degli «umanisti» si articolano sul rapporto tra De Sanctis e il realismo, il positivismo, la critica e la cultura del suo tempo ; mentre la seconda, naturalmente, analizza non soltanto l'azione e il pensiero del patriota irpino rispetto ai maggiori problemi dell'Italia unitaria, ma anche le condizioni socio-economiche della terra di cui egli fu rappresentante in Parlamento. Un libro, dunque, che si raccomanda più alla consultazione che alla lettura ma che non per questo si rivela meno utile per intendere la complessità, l'altezza morale, il vigore intellettuale di Francesco De Sanctis e della sua opera.

Luoghi citati: Italia, Napoli