Torna di moda il padre

Torna di moda il padre Due studi per un dibattito sulla famiglia Torna di moda il padre Egeria Di Mallo e Marta Montanini Manfredi IMMAGINI DEL PADRE Cappelli, Bologna 190 pagine, 4000 lire Carlo Cipolli e Alessandro Bencivenni IL PADRE DIMENTICATO Cappelli, Bologna 167 pagine, 4000 lire QUESTI due libri affrontano una problematica che è stata per lungo tempo assai trascurata, quella cioè della funzione della figura paterna nel processo educativo, in stretto rapporto con la crisi di valori della società contemporanea. Finora si è fatto un gran parlare dell'importanza della figura materna e sono ampiamente noti studi e ricerche, che partendo dagli ormai famosi la :>ri di Bowlby e di Spitz, hanno sottolineato i danni che l'assenza c la carenza di cure materne procurano allo sviluppo del bambino. Ora finalmente si parla anche di «carenza di cure paterne» e dei guasti che essa provoca ad un'armonica strutturazione della personalità dell'individuo. Ad un'attenuazione di quel «matricentrismo» educativo finora imperante, ha fatto riscontro un interesse sempre più vivo per l'imago paterna, considerata come trait-d'union tra il personale e il sociale. I libri in questione," pur presentando tagli diversi, potrebbero essere letti in successione. Quello di Egeria Di Nallo e Marta Montanini Manfredi è centrato sull'importanza del ruolo del padre e sulla sua percezione da parte del figlio, in rapporto a diverse variabili, tra le quali di particolare importanza quella socio-cultu- rale. Il secondo, di Carlo Cipolli e Alessandro Bencivenni, parte dai guasti prodotti dall'assenza della figura paterna e propone modi assistenziali alternativi a quelli attuali. La Di Nallo e la MontaniniManfredi, l'una sociologa e l'altra psicologa, si pongono un interrogativo di fondo: qual è l'immagine paterna più adatta ad introdurre a un rapporto . nei confronti del potere il più libero e democratico possibile? Attraverso l'analisi del contenuto di 1280 temi e l'applicazione di tecniche psicologiche di tipo proiettivo, giungono alla conclusione efficacemente riassunta da Achille Ardigò nella presentazione: «Quanto meno sviluppato, dal punto di vista socio-economico è l'ambiente (urbano) di residenza, quanto più bassa è la posizione familiare nella stratificazione sociale, tanto maggiore è la rilevanza di tratti tipici del modello autoritario e punitivo nelle descrizioni e proizioni del padre, e viceversa». Cipolli e Bencivenni partono da un'ipotesi di lavoro secondo la quale il dis lattamento adolescenziale e adulto è il risultato di una patologia dell'identità conseguente ad una carenza di rapporti continui e profondi con figure parentali valide, verificatasi soprattutto in quello che la nsicanalisi ha individuato come il perioao, di latenza, coincidente all'incirca con gli anni della scuola elementare, Lo sviluppo di un Io adeguato è così condizionato dai pro-i cessi che si sono instaurati precedentemente e per i quali la figura paterna ha un'importanza fondamentale. A questo punto lo stu dio si incentra sui danni che un'istituzionalizzazione' prolungata provoca in adolescenti e preadolescenti, privi di figure maschili adulte valide. Ma quali sono le possibili soluzioni alternative? Gli autori ravvisano in interventi surrogatoli delle figure parentali carenziate (affidamenti preadottivi o speciali, inserimenti in gruppi famiglia) e in interventi riadattativi dei, genitori (terapia della famiglia, assistenza e collaborazione domestica, assistenza socio-sanitaria capillariszata) gli strumenti più validi di una rete di servizi assistenziali, sociali e pedagogici che dovrà essere, dimensionata su scala territoriale. Ada Fonzi :<'::'• v'Tr^'^'v: ;;''*'; .::^:::>:::::':-:::<-:-::>:::-::X' lltlli

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