Una ricetta di successo Bermude, Ufo, Atlantide di Ernesto Gagliano

Una ricetta di successo Bermude, Ufo, Atlantide Es( del «triangolo maledetto» Una ricetta di successo Bermude, Ufo, Atlantide moti e so: u nu.ua. ceroau lutorità. \lz la —cricca non 'està. C-Tonaca. i~. iffacciaalla icglia della fantascienza e le fa VocchioUno Sono gli ingredienti ihe e;'-.: zostrui- "r In fryrf al :cpzcr.i. ZC....Z rmlandia terltnc iz Kupfer ne ha = 250 mila copie > e adesso : l'ornate il secnizo della yria che Berlitz ha lenito ll'onda del i\cce.uo cor. il 2Sì rCii — ' lUUU, J' J — -ti zampa. Area «stregata » L'autore torna in queilarec. t3 ir ego. fa » d<.'.4 zie n zie c compresa Zra la Fionda, il Mar dei Sargassi e l'arcipelago delle Bermude dove da più di mezzo secolo continuano a ricomparire navi e aerei senza lasciare traccia. E' la realtà a fornire una ricetta pronta per l'uso Di queste vicende si .sono occupati i giornali vane spedizioni tanche una italiana con Maiorca e Fogarj sono andate sul posto a cercare di risolvere l'enigma, la marina statunitense e quella sovietica hanno unito gli sforzi per chiarire l'inquietante «caso». Risultato: finora nulla. Le autorità ufficiali negano addirittura l'esistenza di un triangolo dalle carattenstiche allarmanti al. massimo parlano di bufere improvvise, condizioni meteorologiche mutevoli perturbazioni magnetiche. E poi aggiungono, quella è una fra le zone di maggior traffico aereo e navale: comprensibile, quindi, che vi accadano spesso 'incidenti*. Lui, Berlitz, non si da per vinto. Raccoglie altri dati e sciorina una lunga lista di ezesodi * inspiegabili» che si aggiungono a quelli già descritti nell'opera precedente, va alla ricerca di nuove testimonianze, mette assieme i pezzi di un mosaico che se non spiega il mistero di questo 'triangolo maledetto» ne offre un'immagine efficace. Che cosa si legge nella maggior parte dei rapporti sulle stranezze di questa zona? Secondo l'autore, ecco le caratteristiche comuni: un'attività elettromagnetica aberrante, il girare vorticoso delle bussole, il cattivo funzionamento dei giroscopi, delle radio, dei radar, dei sonar, l'abbassamento di potenza e spesso il blocco dei motori Di più: i rapporti parlano di luci brillanti o pulsanti viste nel cielo notturno o sotto la superficie del mare, nebbie luminescenti, segnalazioni di Ufo e di Uso •oggetti sottomarini non identificati), distorsioni del tempo. E. come se ciò non bastasse, si aggiungono testimonianze che descrivono navi e aerei fantasma, cioè scomparsi nel passato che riappaiono e tornano a perdersi nel nulla. Esempi? Berlitz sfodera il suo «dossier». Ecco il caso singolare di un Beechcraft Eonanza che entra in un'enorme nube cumuliforme vicino ad Andros. perde il contatto radio e lo riprende quattro minuti dopo, ma si trova ormai su Miami con più di ventìcinque galloni di carburante nei serbatoi che avrebbe dovuto consumare in un normale tragitto Andros-Miami Un Cessna 172 viene -visto dalla torre di controllo dell aeroporto di Gran Turk Island nelle Bahamas, senza perù che si riesca a comunicare con il pilota che è una donna. La si sente dire al passeggero con l'affanno di chi ha smarrito la rotta: <Là sotto non c'è niente». Poi il velivolo scompare per sempre. E ancora: comandanti di varie navi segnalano sui registri di bordo l'avvistamento di vascelli da tempo dichiarati affondati o dispersi U Josephus Daruels, cacciatorpediniere armato di missili teleguidati si imbatte in una «luna crescente* d'acqua che si alza dall'oceano ed e costretto a cambiare rotta. A terra il libro di bordo sarà esaminato e non più restituito. Berlitz stavolta non esita, nel panorama delle ipotesi, a sfruttare fino in fondo quel «filone del mistero» che gli ha conquistato un vasto pubblico. Autentica convinzione? Calcolo editoriale? Chissà. Ne vien fuori un cocktail in cui l'Atlantide e gli Ufo vanno a braccetto. Secondo lui piaccia o no all'establishment scien tifico, ci sono novità che indicherebbero i resti del continente scomparso proprio lì sotto. Strade, muri giganteschi ed edifici sarebbero sommersi al largo di Bimini e Andros. E, ultima scoperta, un'enorme piramide alta centoquaranta metri «con un angolo di pendenza assai prossimo a quella di Cheope» occhieggerebbe a cento metri dalla superficie. La spiegazione di questo mistero potrebbe portarci anche alla chiave di quanto accade nel triangolo? Forse, dice Berlitz. E affronta altre si ugola ri ci rcosta nze. Sono stati avvistati Ufo. sostiene, proprio in concomitanza con la scomparsa di scafi e acrei più o meno nella stessa zona. «Le frequenti sparizioni di aeroplani e navi nel 1973 coincisero in alcuni casi con ondate di segnalazioni di Ufo su Portorico e Santo Domingo». C'è un rapporto fra i due fenomeni? La risposta è ancora: forse. Ipotesi ardite Con questa tecnica l'autore oscilla dalia realtà alla fantasia, dalla cronaca alle ipotesi più ardite. Compresa quella eli una nuova dimensione spazio-temporale: un buco, insomma, nella natura da noi conosciuta che potrebbe aver inghiottito i velivoli scomparsi «senza lasciar traccia», u «dossier» assume cosi toni da romanzo, con quaIcosa di soprannaturale che occhieggia dietro i fatti Più che la conoscenza del «triangolo», ne aumenta il brivido. E va ad arricchire quel filone — tra ufologia, mondi perduti, abissi. sp'az:i. catastrofi — chesembra avere il suo gran momento tra il pubblico. Ernesto Gagliano

Persone citate: Berlitz, Kupfer, Maiorca, Strade, Turk

Luoghi citati: Andros, Bahamas, Miami, Portorico, Santo Domingo, Ufo