Troppi debiti a Donnafugata
Troppi debiti a Donnafugata Troppi debiti a Donnafugata Sta per andare all'asta il castello di 122 stanze che ispirò «Il Gattopardo» RAGUSA — Il pericolo che il castello di Donnafugata (lo stesso che ispirò Tornasi di Lampedusa per il suo romanzo II gattopardo) sia venduto all'asta, non è stato ancora scongiurato. La vendita giudiziaria, in effetti, avrà luogo il 5 giugno: lo ha deciso, con apposita ordinanza, il tribunale di Ragusa su richiesta di alcuni creditori del conte Gaetano Testasecca, abitante a Parigi, proprietario del maniero che rappresenta «una delle più belle opere ai interesse turistico esistenti in Sicilia» così come è stato dichiarato, con apposito decreto, dal presidente della Regione. Il castello di Donnaf ugata sorge a tredici chilometri dal capoluogo ed è circondato da un parco di dieci ettari. La sua costruzione risale al 1300. Nel 1800, essendo parzialmente diroccato, fu fatto ricostruire dal barone Arezzo de Spugnes. Si tratta di una costruzione imponente tanto che occupa un'area di 2500 metri quadrati. Tra le mura del grandioso maniero si snodano, in un dedalo di corridoi, centoventidue stanze, un grande salone con gli affreschi degli stemmi di molti casati e città dell'isola, la sala d'armi, il «salone degli specchi» e il cosiddetto «appartamento del vescovo». In una stanza da letto c'è un'alcova dove si dice che abbia dormito Bianca di Navarra. I crediti vantati nei confronti del conte Gaetano Testasecca ammontano a circa cinquanta milioni di lire.La base d'asta è stata fissata in 737 milioni. Per evitare che l'opera possa finire in mano di un altro privato e correre il rischio magari di essere demolita per una eventuale lottizzazione, il comune di Ragusa, la scorsa settimana, ha deciso di acquistare il castello. Naturalmente, per acquistarlo, dovrà concorrere all'asta e gareggiare con altri aspiranti acquirenti. Questo proposito, in un'ottica giuridica, è possibile. Il comune, infatti, può benissimo entrare in gara e vincere. C'è però un particolare: le casse comunali sonò quasi all'asciutto. E a questo punto nella questione si inserisce la Regione, che, in base alla legge numero 80, dovrebbe concorrere alla spesa in ragione del 95 per cento. Su 737 milioni, cioè, il Comune di Ragusa dovrebbe sborsare soltanto i dispari mentre il grosso del denaro dovrebbe pagarlo Palermo. «Abbiamo dato comunicazione alla Regione», dicono in municipio, «di voler salvare il castello di Donnafugata acquistandolo. Naturalmente abbiamo chiesto l'impegno finanziario previsto dalla legge, vale a dire il 95 per cento del prezzo. Sinora, però, non ci è arrivata alcuna risposta». Porse questo silenzio significa che la Regione non interverrà finanziariamente e che. di conseguenza, il castello andrà a finire nelle mani di un privato? Si vedrà. Franco Sampognaro
Persone citate: Bianca Di Navarra, Franco Sampognaro, Tornasi
Luoghi citati: Arezzo, Comune Di Ragusa, Lampedusa, Parigi, Ragusa, Sicilia
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