Sono tanti i manicomi ancora da smantellare di Franco Giliberto

Sono tanti i manicomi ancora da smantellare Intervista con Franco Basaglia dopo l'approvazione della riforma psichiatrica Sono tanti i manicomi ancora da smantellare « S COMPAIONO / manicomi: ora i maiali saranno curali negli chili», scrivevano ire settimane fa i quotidiani registrando l'approvazione della «ritorni:; psichiatrica» da parte de! Consiglio dei ministri. Grossa notizia. L'anacronistica, deleteria legge manicomiale del 1904. che tanti strali polemici, denunce, asprissime critiche s'era attirata in questi ultimi anni, e stata d un tratto superata. Ha latto sommaria giustizia delie vecchie norme un disegno di legge presentato dal ministro (.iella Sanità Tina -\nselmi Dunque, la malattia mentale è d'ora in poi considerata una •••normale» malattia'? La malattia mentale affrontata senza distinzioni e senza tutele speciali, che non siano quelle suggerite in sede tecnica dalla scienza medica? La malattia mentale da curare comunque nel contesto della, comune rete di servizi sanitari e dei presidi torri .-riali. ambulatoriali, ospedalieri? Ne parliamo con Franco Bisaglia. 10 psichiatra che da quindici anni va spargendo il buon seme antimanicomiale con ineguagliabile tenacia. — Quanto hanno influito sull'innovazione governativa le concrete esperienze d'avanguardia in campo psichiatrico e le teorizzazioni di quelle esperienze che da dieci anni compaiono nella fiorente pubblicistica sull'argomento? «Ciò che è accaduto tre set limane fa. con l'approvazione delia legge sull'assistenza psichiatrica, è abbastanza importante. Le forze politiche hanno considerato positivamente ciò che è accaduto in questi ultimi anni nei manicomi "smantellali" da èquipes di psichiatri democratici e hanno predisposto un provvedimento i cui motivi ispiratori sembrano coerenti con questo apprezzamento». — Nei manicomi di Gorizia. Trieste. Arezzo. Ferrara e in pochi altri la ventata «anti-lager» è stata tanto convincente da costituire un vero e proprio modello culturale e operativo. Libri, saggi, testimonianze e documenti raccolti in volumi hanno contribuito, accanto alle pratiche realizzazioni, ad allargare i consensi attorno all'opera degli «antimanicomialisti». Se non ci fosse stato tutto ciò. saremmo qui a parlare di «manicomi finalmente destinati a scomparire»? Non so proprio clic cosa sarebbe accadili'> se non avessimo fallo le esperienze che abbiamo fatto. Una cosa è certa: stracciano o no. la nostra lotta alla fine ha portato a un primo risultato. Cosi com'è, la nuova legge ha contraddizioni e lati oscuri, ma si può ritenere una base di partenza per un ulteriore impegno sulla strada di un'organizzazione assistenziale non più fondala sulla selezione, sul privilegio e sul sopruso, elementi che non hanno mai consentito di capire che cosa sia l'uomo, la sofferenza, la malattia, i rapporti interpersonali». — E il valore delle teorizzazioni? «Il nostro movimento di psichiatri democratici, a grandi linee, ha imperniato il proprio discorso su tre temi: l'emarginazione, che riguarda individui-vittime predestinate; la ghettizzazione, che concerne i sistemi di controllo sociale dei più deboli e oppressi: l'ideologici della pericolosità, ossia quella falsa coscienza che è prodotto delle due precedenti condizioni artificio¬ samente instaurate. Gran parie della letteratura, che specialmente dagli A uni (y() in poi è siala declinaci in questa chiave ai problemi dell'assistenza psichiatrica, ha grossi ineriti». Le prospettive attuali di razionalizzare l'assistenza psichiatrica sono ceni fonanti'1 «Ripeto: è significativo clic le forze politiche abbiano ciccatalo le nostre più avanzate esperienze, liti un certo peso la volontà della legge di accomunare la psichiatria all'assistenza medica. Ma non si deve pensare d'aver trovalo la panacea a tutti i problemi del niellino eli mente, con il suo inserimento negli ospedali. /;" ancora sul territorio, prima di nino, che bisogna intervenire Negli ospedali ci sarà il pericolo dei reparti speciali, dei piccoli ghetti, del perpetuarsi d'una visione segregante ed emarginante. Il disegno di legge approvalo dal Consiglio dei ministri può forse essere considerato una piccola, parziale vittoria. Ma avrà bisogno di emendamenti e correzioni: sapremo fra qualche tempo .se si tratta di un "bidone" o di un punto di riferimento accettabile per gli psichiatri democratici. La nostra partita continua». Franco Giliberto

Persone citate: Franco Basaglia, Franco Bisaglia, Libri, Sanità Tina

Luoghi citati: Arezzo, Ferrara, Gorizia, Trieste