Futuro di Nietzsche oltre l'ambiguità

Futuro di Nietzsche oltre l'ambiguità Gli insegnamenti che restano Futuro di Nietzsche oltre l'ambiguità Roberto Escobar NIETZSCHE E LA FILOSOFIA POLITICA DEL XIX SECOLO Il Formichiere, Milano 224 pagine, 6000 lire LA Nietzsche-Renaissance si esprime a vari livelli: ora l'influsso del filosofo del «tragico» si manifesta, direttamente o indirettamente, nell'arte, ora in prospettive più specificamente teoretiche. Con Nietzsche e la filosofia politica del XIX secolo, Roberto Escobar affronta uno degli aspetti più delicati e controversi del pensiero nietzscheano: quello relativo alla dimensione giuridico-politica, dalla nascita e dal significato sociale del diritto alla figura del delinquente, dalla critica dello Stato alla delineazione di una «giustizia» nuova. Il libro è parte integrante di un lavoro più generale, che prende le mosse da una ricostruzione della teoria della conoscenza, per affrontare, attraverso la metafora Apollo-Dioniso, la «politica dell'esperienza» e la «fenomenologia del dolore.» dell'autore dello Zarathustra, e quindi la tematica dell'Ubermensch. Di questo complesso lavoro di ricostruzione del pensiero e dei resti — Nietzsche si è espresso in aforismi, asistematici e spesso contraddittori — l'autore dà conto in un'estesa introduzione, che rimuove luoghi comuni lungamente consolidati e, contemporaneamente, fornisce anche ai non specialisti gli strumenti indispensabili per affrontare l'analisi del pensiero nietzcheano. La prospettiva nella quale il lettore è introdotto è quella di un Nietzsche dissolvitore di idoli-ideali-ideologie («valori», nell'eccezione borghese) e teso alla ricerca di una dimensione totalmente umana. L'umanismo nietzscheano trova puntuale riscontro nella sistematica confutazione di qualsiasi pretesa di fondare diritto. Stato e giustizia in una dimensione sovraumana e sovrastorica, ontologica e metafisica. L'uomo e il -<senso della terra» devono essere il fine ultimo di ogni forma normativa, contro qualsiasi repressione e dominio. E' vero che tutto il pensiero di Nietzsche è percorso da una profonda ambiguità. Esso è passibile di interpretazioni reazionarie (quella nazi-fascista è comunque frutto di deformazioni deliberate e grossolane). Certi sviluppi del suo pensiero portano a compimento quelle «ombre di dio» (residui insopprimibili di «idoli» borghesi) che, nonostante qualsiasi nullificazione, Nietzsche ha continuato a portare in sé, fino alla «scelta della follia» come metafora di un'impossibile anticipazio- ne del futuro. E tuttavia — come Escobar dimostra —, un lettore dei testi nietzscheani che si ponga in una diversa prospettiva di classe. può ritrovarvi elementi per una costruzione del futuro coerente con la prospettiva umanistica. Tra tali elementi, non ultima è un'esigenza antidogmatica e critica la quale si oppone a qualsiasi assolutizzazione ( = negazione dell'uomo), come a qualsiasi «fede» rinnovata o rinnovata «chiesa». Rosa Giannetta

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