Il «borghese» legge Amendola di Giuseppe Prezzolini
Il «borghese» legge Amendola Mario Tedeschi, senatore di Democrazia nazionale Il «borghese» legge Amendola Giuseppe Prezzolini: INTERVISTA SULLA DESTRA; a cura di Claudio Quarantotto. Edizioni del Borghese. Nell'Italia 1978, anche il pei or>r\nr\yn j iirt 1 r^rA ri nll rt ri nt- del conservatorismo. La «religione del dovere», cara a Mazzini, torna al centro della vita collettiva. Ma certe idee vanno comprese nella loro originalità storica e culturale, per evitare che vengano usate come strumento di propaganda, per fini diametralmente opposti: e Prezzolini, in tal senso, è la guida più sicura e autorevole. Konrad Lorenz: IL COSIDDETTO MALE. Garzanti. Caratteristica della destra è il realismo, contrapposto all'utopia della sinistra. In modo piano e accessibile a tutti, Lorenz demolisce le sovrastrutture del marxismo e riconduce all'uomo come è, alla società come è: nel quadro di una vita che è fatta anche di aggressività e in cui nessuno può illudersi di cancellare questo istinto attraverso il comunismo. Lorenz, con l'aiuto della etologia, cancella le sciocchezze di Rousseau e le successive speculazioni del marxismo. Renzo De Felice: ANTOLOGIA SUL FASCISMO (due voi.). Laterza. Come era impossibile comprendere l'Italia fascista ignorando quella umbertina e giolittiana che l'aveva preceduta, così non cis% può illudere di capire l'Italia postfascista, ignorando il periodo mussoliniano. Un periodo di cui è stato già detto tutto il male e tutto il bene possibile: mentre De Felice si avvicina, più degli altri, alla obiettività. Anonimo nero: CAMERATA DOVE SEI? Edizioni del Borghese. La demistificazione è una componente indispensabile della libertà. Per vivere da uomini liberi, bisogna conoscere la verità su se stessi e sugli altri; in particolare, la verità sul conto di chi è al potere. E quindi è necessario anche conoscere i precedenti fascisti di tanti antifascisti contemporanei, il cui passato rappresenta lo «scheletro nell'armadio» delle istituzioni democratiche. Giorgio Amendola: UNA SCELTA DI VITA. Rizzoli. L'autobiografia di Giorgio Amendola, non soltanto permette di capire cosa fu l'antifascismo «vero» (il partito non conta), ma soprattutto consente all'uomo di destra di ritrovare esperienze, amarezze, delusioni, che ieri furono degli «altri» ed oggi sono le sue. E la condanna deZ- Z'«aventinismo» che scaturisce dal libro, ammonisce a non farsi rinchiudere in un «ghetto», anche quando si è ridotti nelle condizioni di minoranza non più garantita. Oswald Spengler: ANNI DECISIVI. Edizioni del Borghese. Di Spengler, il libro più citato è il «Tramonto dell'Occidente». Ma la conclusione di quell'opera era nettamente pessimistica, mentre «Anni decisivi», forse perché scritto nel 1933, considera la possibilità di reagire. Nasce così dalle pagine di Spengler la contrapposizione fra destra e sinistra, anche se VA utore ammette (e la considerazione è tuttora valida): «che cosa si innalzerà dalle macerie, è difficile prevedere». Conquest, Walker, Hosmer, E asti and: IL COSTO UMANO DEL COMUNISMO. Edizioni del Borghese Redatto sulla base di documenti del Senato americano e di studi commissionati da quella Istituzione, il libro illustra non soltanto i risultati statistici del terrorismo comunista da Lenin al Vietnam, ma anche, e direi soprattutto, lo strettissimo rapporto che esiste fra il terrorismo e la strategia dei comunisti per la conquista del potere. Dato il clima di generale conformismo che esiste in Italia, la documentazione di certe verità rappresenta una autentica rivelazione. Alexandre Solzenicyn: ARCIPELAGO GULAG. Mondadori. E' il libro-chiave del dissenso sovietico, cioè del fenomeno più interessante (e più propagandato) dei nostri giorni. Non v'è dubbio che, dopo l'elezione di Carter, la polemica sui «diritti umani» ha costretto (per la prima volta negli ultimi quindici anni) l'Urss a porsi sulla difensiva; ma un conto è limitarsi agli articoli dei quotidiani e delle riviste, un conto è conoscere, attraverso le pagine di Solzenicyn, la realtà della persecuzione. Si capisce contro che cosa ci si batte. Jean Francois Revel: LA TENTAZIONE TOTALITARIA. Rizzoli. Se ormai, anche a sinistra, ' l'aggettivo «sovietico» comincia ad essere per molti un insulto, una ragione deve pur esserci; e Revel elenca queste ragioni, facendo sue tesi e argomentazioni tipiche della polemica di destra. «Ogni tipo di socialismo è oggi antiquato, cosi come certe sue forme "liberali"», scriveva Spengler nel 1933 nel libro che ho indicato prima: Revel, da sinistra, tanti anni dopo, ce ne dà la conferma. Lidia Storoni Mazzolani: L'IMPERO SENZA FINE. Rizzoli. La destra non significa soltanto realismo e difesa dell'individuo: la destra è anche e soprattutto ragione, cioè logica. E la logica si identifica con la legge: certa, rapida, uguale per tutti. Roma diede agli uomini la grande conquista della certezza del diritto; una conquista purtroppo intaccata dalle filosofie sovversive orientali, come la cristiana, da cui son poi derivate le filosofie totalitarie dei nostri tempi. Il libro della Storoni ha il pregio di dare a questa «lezione» un sapore di attualità viva. Mario Tedeschi
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