Come campare bene ridendo sui nostri vizi di Piero Zanotto

Come campare bene ridendo sui nostri vizi Le corrosive vignette di Sempé Come campare bene ridendo sui nostri vizi Sempé BONJOUR BONSOIR Città Armoniosa Reggio Emilia 112 pagine illustrate 6500 lire Sempé TUTTO DA RIFARE Città Armoniosa Reggio Emilia 126 pagine illustrate 3000 lire SEMPE'. Sembra quasi una sigla. Un puro e semplice suono onomatopeico. Di sicuro uno pseudonimo. Poi scopriamo che Sempé è registrato regolarmente all'anagrafe di Bordeaux (fin dal 17 agosto 1932 : si tratta di un «leone», quindi) preceduto da un più co- mune e più familiare JeanJacques. E subito i cartoons di questo umorista che adope^ ra il pennino tinto d'inchiostro di china con una sorta di sorridente pudore, come volesse trattenersi dall'infierire ulteriormente — appunto col disegno — nei confronti di una umanità quasi sempre piccolo borghese in precedenza filtrata e condensata dal suo garbatamente corrosivo spirito di osservazione, ci si presentano con ammiccante spirito familiare. Li accettiamo.-anche se — con gentilesse — Sempé finisce per toglierci con essi la pelle di dosso, strato dopo strato, fingendo di farci semplicemente il solletico. Di Sempé s'erano conosciuti in lingua italiana tra l'altro Complicato ma non semplice e Matteo Sassolino (il secondo concepito al di fuori dalla sua consuetudine, come un lungo racconto in sequenza narrante la storia di una resistente amicizia tra due esseri dotati entrambi da madre natura d'un singolare difetto: uno, Matteo, arrossisce, sempre e per nulla; l'altro, Rocco, invece sternutisce, di continuo, senza avere mai avuto un raffreddore). Ora, siglati dalla editrice Città Armoniosa di Reggio Emilia, escono in due differenti formati, Bonjour Bonsoir e Tutto da rifare. Grande e largo il primo, delle dimensioni di un pocket il secondo. Con dentro il Sempé di sempre. Rivolto caricaturalmente alle inutili e apparentemente grandi ambizioni dell'uomo medio piccolo borghese, quasi sempre frustrato dalla constatazione che i suoi desideri egoistici non trovano rispondenza dalla realtà. Di lui è stato scritto che «adora le folle e i personaggi minutissimi». Son quasi venticinque anni che campa (benissimo) interpretando col suo segno minuto, con le sue vignette — talora portate avanti in più riquadri sempre scontornati e a tutta pagina — non tanto il pensiero e il comportamento dell'individuo bensì il pensiero e il comportamento d'una società, vista come dilatato raggruppamento di esseri: insomma come folla. Tutto cominciò a Parigi col primo disegno venduto al giornale Sud-Ouest quando «scelse» la capitale come residenza per il periodo del servizio militare, essendosi arruolato volontariamente. Scaduta la ferma, rimase a Parigi e per sbarcare il lunario fece assieme all'umorismo disegnato tanta pubblicità. Finché nel 1956 riesce . a varcare la soglia del ParisMatch, vende i suoi disegni al Punch, diventa «cartoonist fisso» de L'Express. Mica male per un ragazzo di provincia, espulso a Bordeaux per indisciplina dal liceo scientifico, quindi passato attraverso vari «me¬ stieri» all'interno d'una grossa rivendita di vini. Scrive un altro umorista, l'italiano Guido Clericetti, • nella nota che accompagna Bonjour Bonsoir: «E' la vita di un borghese di provincia, insofferente, come tanti, della propria orìgine, che va alla conquista di Parigi e del proprio futuro con sicurezza e incoscienza, con successo. D'Artagnan, insomma». La sua è una satira sociale sottile e spregiudicata che comunque non diventa mai faziosa. Senza neppure restare nell'alveo dello spurio qualunquismo. Felicemente qualcuno ha scritto del suo umorismo ottenuto anche attraverso una grafica insieme minuta e attenta, che si tratta di «istantanee di una situazione». Sempé fotografa, con tempi e flashes particolari, capaci di renderci la radiografia psicologica, con intera quindi la sua nevrosi, di una società. Le sue tavole, le sue pagine, i suoi cartoons equivalgono spesso al lettino dello psicanalista. Piero Zanotto

Persone citate: Bonjour Bonsoir, Bordeaux, Guido Clericetti, Matteo Sassolino, Punch

Luoghi citati: Parigi, Reggio Emilia