Le masse e la poesia

Le masse e la poesia Le masse e la poesia Egregio direttore, vorrei rispondere alla proposta di poesia aperta a tutti, espressa dalla lettrice Salvi" na Russo di Catania, nel numero di Tuttolibri datato 14 gennàio 1978. A mio parere, non sempre la poesia specie quella moderna, dati i suoi contenuti umanistici e intimistici in alcuni poeti, (quelli che lei chiama poeti con la «p» maiuscola) e dato a volte lo stretto contatto con argomenti filosofici, può esserecompresa totalmente da qualsiasi individuo. E appunto quei poeti, che secondo lei dovrebbero ottenere maggiori consensi, cadono spesso nel tranello da secoli vivo, del banale, non tanto nel contenuto, quanto nella forma. A questo mi si potrà rispondere che la forma non conta molto in poesia e che conta invece il contenuto sul quale è riposto il desiderio di smuovere l'animo; tuttavia nel momento in cui riusciamo a cogliere entrambi i fattori, raggiungiamo il completo splendore della poesia, ed è appunto in questo momento, che scatta il nostro intuito di ricezione. Dunque, non la poesia incontro alla massa, ma la massa incontro alla poesia, verso cioè una cultura che venga capita, perché vuole essere capita. Cesare Covoni Roma

Persone citate: Cesare Covoni

Luoghi citati: Catania, Roma